REFERENDUM: UN SI CHE NON LASCI ALIBI A NESSUNO
DINO RARO SUL REFERENDUM CONSULTIVO
22 Ottobre 1866 – 22 Ottobre 2017
151
anni esatti!
Il
prossimo 22 ottore sarà una data storica per il Veneto e per i veneti.
Al di là dei risultati concreti che il referendum porterà,
questa è la prima vera occasione, dopo 151 anni esatti dal plebiscito truffa
del 1866, che il popolo veneto ha per esprimersi.
Una grande risposta di affluenza popolare e una eclatante vittoria dei sì diventa un fatto politico .
Una grande risposta di affluenza popolare e una eclatante vittoria dei sì diventa un fatto politico .
E' un segnale forte di
unità prima di tutto a noi stessi.
Un popolo concorde nel dichiarare che vuole la libertà di
decidere del proprio futuro.
Ci hanno rubato la dignità del ,lavoro, disgregato le famiglie,
ci hanno rubato le banche ed i risparmi, ci tolgono le pensioni e la
sanità, vogliono la casa ed anche il
contante.
Un sì netto non da alibi,
a nessuno. Chiunque ci rappresenti: partito o uomo politico.
Questo è quel segnale di unità che tantissimi veneti stanno chiedendo da tempo.
Dimentichiamo per un attimo le animosità ed i personalismi.
Ho ancora negli occhi le splendide immagini del 25 aprile scorso
ricordate l'evento:
„#save the culture”?
Allora le note delle quattro stagioni di Vivaldi, per la prima
volta nella storia in piazza S. Marco,
davanti alla basilica di S.Marco, sovrastarono ed ammutolirono tutti,
anche chi era venuto con altri scopi,
anche chi si aspettava altri esiti,..
Grazie a persone coraggiose e determinate, si sciolsero le
tensioni. Su quelle straordinarie note, con i meravigliosi musicisti di Radio
Veneto Uno, circondati e sopraffatti da migliaia di bandiere di S. Marco è
diventa una festa!
Un tripudio di bandiere, sì anche quelle con il cappuccio, e
perchè no? Perchè in un nuovo Veneto Indipendente sarà vietato pensarla
diversamente?
E non era forse la sinistra Republica Serenissima, foriera di
sventura agli occhi dei regnanti e per il papato tanto da coalizzarli tutti
nella lega di Cambrai contro questa sinistra Repubblica ?
Pensate al collante di tutto questo: la cultura,” #save the culture”. La cultura è il legame che unisce il passato e futuro in modo indissolubile, è il
catalizzatore degli animi.
Sì In quel momento ho visto il vero grande popolo veneto.
Ascoltate e guardate il video.
Perchè non trasformare il prossimo 22 Ottobre in evento storico
con un sì, troppo bello sarebbe un tripudio di bandiere in piazza S. Marco a
festeggiare...
E parlo a tutti gli amici indipendentisti e a quelli che non lo sono, andiamo a votare,
votate quello che vi suggerisce il vostro cuore, ma andate a votare. Non
delegate nessun altro a decidere, lo abbiamo gia fatto per troppi anni, e i
risultati sono sotto i nostri occhi.
Riscopriamo che siamo un popolo che ama lavorare, la propria
famiglia la propria casa, che ama il
risparmio, un popolo che są da dove arriva.
Lo abbiamo dimostraro in ogni epoca quello che sappiamo fare e,
in anni relativamente recenti, noi
abbiamo creato il miracolo del nordest, mica altri, mica in altri posti.
Anche solo una grande affluenza sarebbe una vittoria.
La vittoria dei veneti chevoglino decidere.
Quello che non condivido è propagandare l'astensione, quello si è deleterio e confermerebbe la volontà di delegare ad altri le proprie responsabilità,
che in fin dei conti è come dire va bene così com'è!
Aggiungo, per chi crede nei diritti
inviolabili dell'uomo come il diritto all'
autodeterminazione, riportando la
Sentenza del 22 luglio del 2010 – Tribunale Internazionale di Giustizia
dell’Aja:
“Dichiariamo che non esiste nel Diritto Internazionale nessuna norma che vieti le dichiarazioni unilaterali d’indipendenza.
Dichiariamo che quando esiste contraddizione tra la legalità costituzionale di uno Stato e la volontà democratica, prevale la seconda, e dichiariamo che in una società democratica, a differenza di una dittatura, non è la Legge a determinare la volontà dei cittadini ma è quest’ultima a creare e modificare quando necessario, la legalità vigente.”
Viva S. Marco!
WSM
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