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I VENETI? I BIONDI E ALTI, PAROLA DI STRABONE

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Vi propongo un articolo scritto con competenza sulla discussa origine dei Veneti, popolo ancora più antico dell'Etrusco, che ci rimanda a Strabone che li descrive con tratti somatici simili alle popolazioni del nord Europa e della Germania o Polonia. Il che coinciderebbe con le teorie degli studiosi europei moderni (escluso il mondo accademico italiano, anche se sembra muoversi qualcosa) che fanno discendere i Veneti primi dalla zona del nord e centro Europa (Polonia e Baltico). Forse i nostri antenati han fatto il percorso inverso a quello suggerito da Omero e dalla tradizione classica, che ci parla degli Enetoi dell'Iliade. E che è preferito dall'autore dell'articolo comunque interessante. Paleoveneti o Venetici, o “Heneti” dai Latini, traduzione del greco “ Ἐνετοί”. Di Paolo Pilla . .Come riferisce Omero, il significato del nome è “degni di lode”. Sono popolo mite, antichissimo, più degli Etruschi: una popolazione indoeuropea, che aveva la sua cultu...

STRABONE E LA CITTA' DI PADOVA INDUSTRIOSA E RICCA

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Strabone (in greco : Στράβων, Strábôn; in latino : Strabo; Amasea , ante 60 a.C. – Amasea ? , tra il 21 e il 24 d.C. ) è stato un geografo e storico greco antico . In un volume del ciclo dedicato alla geografia, egli parla dei Veneti. E della grande Patavium. ...queste città sono situate all'interno, lontane dalle paludi alle quali invece è vicina Patavium, che supera per importanza tutte le città della Regione. Si dice che nell'ultimo censimento da essa siano stati recensiti ben 500 cavalieri; anticamente riusciva ad allestire un esercito di ben 120.000 soldati. Le quantità di merci che invia a Roma a scopo di mercato, specialmente vestiario di ogni tipo, attesta che la città è ricca ed industriosa.  Si risale dal mare alla città lungo un fiume che partendo da un grande porto scorre attraverso le paludi per 250 stadi. Il porto si chiama Medoaco ed è omonimo del fiume... Anche Altinium è situata nella palude come Ravenna. Opitergium, Concordia, Adria, Vicetia ri...

DIOMEDE PRESSO I VENETI. LE CAVALLE VENETE COL MARCHIO DEL LUPO.

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Così racconta Strabone dell'usanza presso i Veneti : ..infatti si sacrifica a Diomede un cavallo bianco e vengono indicati sul posto due boschi sacri: uno ad Era Argiva l'altro ad Artemide Etolica. Aggiungono poi, favoleggiando, che dentro quei boschi le fiere sono mansuete, e le cerve si aggregano con i lupi, e si lasciano avvicinare e toccare dagli uomini, le bestie inseguite dai cani, se si rifugiano là, non sono più inseguite.  Si racconta che uno dei notabili del posto, conosciuto come garante per gli altri, e preso in giro per questo, si imbattè in alcuni cacciatori che avevano un lupo nella rete; dicendo quelli per scherzo che se si fosse offerto di pagare i danni che l'animale avrebbe potuto fare, lo avrebbero liberato ed egli acconsentì. Il lupo, una volta liberato, spingendole, portò nel recinto del suo salvatore, una mandria di cavalle non marchiate col fuoco. Questi, ricevuto il dono, fece marchiare le cavalle col segno del lupo ed esse vennero percò...