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Visualizzazione dei post con l'etichetta autonomia della donna veneta

LA "DONA VENETA" ANTICA, PIU' MINERVA CHE VENERE

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Ma chi erano queste Venete così singolari? E chi erano i Veneti, popolo ricchissimo e anomalo nell' Italia antica ? Lo straordinario sepolcro di Nerka, donna manager E' curioso, pensavo ieri notte, nel dormiveglia... ma i Veneti-Venetkens che hanno nel nome   la radice Ven-   comune a Venus (Venere) avevano donne che non puntavano  solo sull'avvenenza o l' ars amandi , ma soprattutto erano apprezzate come imprenditrici (ricordiamo e rimandiamo a  nerka-veneta-e-manager-gia-2500-anni-fa.  ) oppure si occupavano della difficile, per i tempi, arte della scrittura. Insomma erano donne in carriera, magari single che producevano tessili,  dedite all'export, oppure si consacravano alla dea Reitia e tramandavano la lingua venetica attraverso la scrittura di cui erano le depositarie del segreto.  Loro probabilmente si incaricavano  di far incidere negli ex voto le frasi apposite e ad Ateste (la similitudine con il nome antico di Trieste, T...

MARIETTA, PITTRICE FIGLIA DI TINTORETTO, BRAVA QUANTO IL PADRE

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autoritratto Vi racconto la storia di Maria Robusti figlia illegittima del Tintoretto, di una bambina nata fuori dal matrimonio e cresciuta fuori dalle regole, una immagine forte di una figlia unita dall’amore e dall’arte con il padre, in una Venezia cinquecentesca centro cosmopolita del commercio e dell’arte, dove le donne o si sposavano o erano monache.  Le donne pittrici erano per lo più le vedove di pittori, che, trovandosi in difficoltà economiche, tiravano avanti con la bottega dei mariti.  donna veneziana di Marietta Così ne parla il Ridolfi, nel 1648: ” Visse dunque in Venetia Marietta Tintoretta, figliola del famoso Tintoretto, e delitie più care del genio suo, da lui allevata nel disegno e nel colorire, onde poscia fece opere tali, che n’hebbero gli Huomini a meravigliiarsi del vivace suo ingegno; ed essendo piccoletta vestiva da fanciullo, e conducevala seco il Padre dovunque andava, onde era tenuta da tutti un maschio “. Un ritratto essenziale, quest...

L'EMANCIPAZIONE FEMMINILE E VENEZIA

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POST di Caterina Veneta Le donne della Serenissima avevano spazi di autonomia d’azione e pensiero che le donne degli altri stati europei non potevano neppure lontanamente sognare tra XVI e XVIII secolo. Godevano di libertà nella vita sociale e nella gestione in proprio di attività economiche, nell’arte, nel mondo intellettuale e avevano diritti sui figli e sui propri beni personali. Ecco cosa scrive la storica Nadia Maria Filippini : «Le donne veneziane avevano la possibilità di nominare i tutori dei propri figli, avevano una patria potestà che non esisteva altrove. Potevano disporre dei propri beni e dettare testamento, al punto che le norme prevedevano esplicitamente che i mariti non dovessero essere presenti alla dettatura, per non condizionarle. Potevano gestire caffè, negozi, attività economiche senza essere sottoposte alla tutela di un uomo». Da dove nascevano così grandi libertà e poteri reali delle veneziane, in secoli dominati da leggi misogine? «La tesi dalla quale ...

LA DONNA PER LA LEGGE VENETA: SPOSATA MA AUTONOMA, CON LA DOTE

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UN FILO MAI SPEZZATO nei millenni se si pensa alla figura della donna paleo veneta  sepolta ad Este con un ricco corredo, commerciante in tessuti, e ad altre che, raffigurate nelle situle, tramettevano il potere di cui erano eredi, attraverso la "copula sacra", allo sposo che solo dopo poteva insediarsi sul suo trono di principe veneto e poi si studia il diritto veneto nel campo matrimoniale. Edoardo Rubini, credo sia stato il primo studioso ad aver esaminato a fondo questa relazione: ecco quanto scrive a proposito della " dota" ossia la dote, di cui la sposa restava sempre la titolare. Lo sposo poteva amministrare la dote  a nome della moglie, ma in caso di vedovanza, il vincolo del matrimonio veniva "sciolto con una cerimonia apposita, e la vedova rientrava nel pieno possesso dei suoi beni. "Essa, padrona di sé e capace di  obbligarsi, e di esercitare atti di commercio in nome proprio fin che era nubile, dopo maritata ha nel marito il naturale tuto...

I VENETI EUROPEI UN'UNICA TRADIZIONE GIURIDICA, LA DONNA VENETA.

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Edoardo Rubini situla di Vaçe Slovenia attuale L'antica nazione dei Veneti si espanse nell'area meridionale dell'Europa in una vasta area che copre tutto l'arco alpino, nonché la Baviera e lo Wurttemberg (anticamente dette Vindelicia, terre dei Veneti, come la stessa Vienna si chiamava Vindobona), la valle del Po e l'alto corso del Danubio. ciò spiega la somiglianza del sistema giuridico di quelle zone, solitamente attribuito a radici germaniche, con quelli tipici delle Venetie, che troveremo poi riproposti nella fondazione di Venezia.  Anche in Italia, studiosi di storia e linguistica come Devoto, Battaglia, Sergi, se ne erano accorti, ma l'università italiana non ne ha ancora preso atto poiché resta ancorata a una visione statalista della storia, tributaria del mito della romanità.  Ad altri esiti conducono le ricerche di studiosi stranieri; alcune considerazioni scolte qualche anno fa da Savli inseriscono gli istituti giuridici alto-medievali descri...

IN ONORE DELLA DONNA VENETA

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UN MIO VECCHIO PENSIERO PER ONORAR LA  DONA VENETA. Ogni volta che esco dal bosco incantato per partecipare a qualche evento indipendentista sono colpito da loro. Le vedo sempre instancabili, sorridenti, piede di fervore e di amor di Patria, stimolo potente ai loro uomini, darsi da fare ad animare banchetti, ad addobbare sale per conferenze, prendere magari la parola in pubblico, e allora resto ancora più colpito per la loro determinatezza.  Non conoscono tentennamenti, non sono mosse da stupide ambizioni personali, sognano solo una Patria finalmente libera dal giogo che la sta uccidendo.  Hanno a volte i capelli di un bel colore tizianesco, lunghi e mossi dal vento, che agita anche il gonfalone che portano con un nuovo orgoglio, oppure i capelli neri e lisci e nascondono dietro due grandi occhialoni da vista, due occhi ridenti e uno sguardo indomito.  Le guardo e penso che sono le stesse che insegnavano la scrittura nel tempio di Ateste o praticavano i r...

LA DONNA VENETA E LE ANTICHE RADICI DELLA SUA AUTONOMIA

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La figura femminile nella civilta’ venetico hallstattiana e i suoi riflessi nella civiltà veneta moderna Reperti archeologici abbondanti testimoniano l’esistenza di un’unica civiltà che parte dal bacino danubiano e arriva fino al Po (il giacimento più importante è da considerarsi la necropoli di Hallstatt, in Austria). Attraverso essi, si può ricostruire  l’importante ruolo della donna nella società di allora , un’eredità che ritroviamo ancora riflessa nel particolare diritto matrimoniale in vigore a Venezia, durante la millenaria Repubblica di San Marco. REITIA la Dea madre La donna è mediatrice tra l’umano e il divino, interviene come funzione ordinatrice e decisiva nel destino dell’uomo e della comunità nel suo insieme. Col calendario esse misurano il tempo, fissano le feste annuali e gli atti di culto. Reitia  munita di chiave è la dea  del parto e della guarigione (appellata. pora e sainati). Simile alla Dea Ecate, con la chiave in mano è custode della vi...