QUANDO SI ADOTTO' IL GONFALONE MARCIANO?

Nella cappella di Sant'Isidoro a San Marco la fortezza di Chio con i primi gonfaloni sugli spalti e sulle navi
Di Aldo Zigiotto, esperto in vessillogia
E’ curioso che il primo accenno al vessillo marciano si trovi a proposito dell’uso in contemporanea, sulle navi da guerra di Genova e Venezia, che dopo quella volta saranno sempre acerrime nemiche. Infatti “nel 1242 Genova stava aspettando un attacco congiunto di dei pisani e di Federico II...i comandanti delle galere (comiti) portavano due bandiere:una con il signum Communis di Genova e l’altra con il “signum Venetorum sancti Marchi” secondo l’accordo del 1238. Per la prima volta vennero issate contemporaneamente le insegne di due bandiere di due stati differenti su una flotta. Manca purtroppo la descrizione del vessillo.


Uso analogo si ebbe poi con Pisa, questa volta ai danni di Genova a seguito del patto stretto nel 1257.

Come gli studiosi itlaiani che si interessarono all’argomento , anche H. Hortmann è del parere che nei secoli XII e XIII si usasse non il leone, ma l’immagine di San Marco, al quale espressamente si accenna definendo la bandiera “Vexillum Sancti Marchi”.

Gli accenni a una bandiera sempre collegata al nome di San Marco sono frequenti nel tempo. Una cronaca la cita già nel luglio 1177 parlando di alcuni vessilli alzati davanti al duomo, e un’altra aprla di otto bandiere sulle quali compariva il santo.


Enorme impulso all’identificazione di San Marco nel leone e alla sua affermazione fu poi dato dalla “Historia lombardica seu legenda sanctorum” del domenicano Jacopo da Varazze (m. 1298). il lavoro ebbe successo grande nei secoli seguenti e da questi fatti si può argomentare che la raffigurazione del leone quale simbolo di San Marco risale a poco prima del 1300 e andò affermandosi decisamente nella prima metà del sec. XIV fino a diventare stabile ed unica, ma modificandosi e arricchendosi man mano di vari attributi (ali, nimbo, croce, spada, onde, etc…) con cui al conosciamo nella sua classica veste.
..eppur son vivo!

Tratto da un saggio dedicato al vessillo marciano, indubbiamente uno dei più belli, suggestivi e conosciuti del mondo. 

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