IL GONFALONE NON E' COME LE ALTRE BANDIERE E VI SPIEGO PERCHE'

palazzo dogal, Michele Steno e San Marco
La Patria intesa come legame mistico su cui si incardina tutto il resto: la discendenza, l’appartenenza al territorio, l’identità, la cultura nazionale, la propria libertà sulla propria terra, la terra stessa.
Il Leone è lo Spirito Nazionale, inteso nel contempo come Dio e Patria.
Il significato del monumento è chiaro, plateale: anche il Principe (Dux Venetorum) ha un'autorità superiore  a Lui, a cui deve rispondere, ed è San Marco, simbolo religioso e statuale. La Repubblica difese le sue radici cristiane per tanti secoli, e pur ribadendo fermamente la separatezza tra cose temporali (stato) e spirituali (chiesa) - cosa che ancora non avviene con l'islam - avendo presente nello stesso tempo il concetto della "res publica" ribadito fin dagli albori dello stato veneto.
Lo stato, per i veneti, non era di proprietà di un Signore, che invece ne era al servizio.
Dall'epoca della Repubblica romana, questo concetto, prima affievolitosi con gli imperatori, era stato completamente dimenticato. Fu Venezia che lo ribadì nuovamente. Il gonfalone marciano era quindi il vessillo di uno stato, di una repubblica, non una bandiera con l'araldica di una famiglia, o un casato.
Pensate alla bandiera della Francia, con i gigli, a quella di Firenze, o anche al vessillo borbonico. Lo stato in questi casi,apparteneva come una cosa, al Re, o al Signore e ai suoi discendenti.
In nuce Venezia era già avviata al concetto di stato moderno, senza il bisogno di rivoluzioni giacobine.
Il Doge quindi si inginocchia al Leone, ossia allo stato, e non se ne impossessa. Una novità quasi unica, nel panorama della storia di un tempo, e di questo dobbiamo esser fieri, quando sventolìamo il Gonfalone o lo esponiamo al balcone.
Scrive meglio di me l'amico Rubini:
Lo stesso concetto di Leone di San Marco evidenzia due aspetti, nessuno dei quali è materiale, ma entrambi hanno natura spirituale.
San Marco è il Vangelo, quindi denota lo Spirito Santo, la presenza di Gesù Cristo.
Il secondo aspetto di San Marco è la Patria Veneta: ma anche questo aspetto non rimanda ad un concetto
materiale di gruppo nazionale, ma spirituale, cioè il legame con i Padri.
La Patria intesa come legame mistico su cui si incardina tutto il resto: la discendenza, l’appartenenza al territorio, l’identità, la cultura nazionale, la propria libertà sulla propria terra, la terra stessa.
Il Leone è lo Spirito Nazionale, inteso nel contempo come Dio e Patria.
Zonto anca el comento  in lengua nostrana de l'amigo Agostino Venturini:
Caro Milo Boz Veneto, axa ca te abraxo fraternamente, come fradeo in San Marco. Cua, in cuel che xe scrito in te sto articolo ghe xe la PROFONDA EXENSA de la singolarità de lo Stato dei Veneti e dei Veneti stexi! No esiste al mondo, nè mai xe esistio, un stato come la Serenixisima fondà sul legame de justisia spiritual, no justisia nel senso de lege stabilia dai omeni. Justisia superiore, etica. No lege umana fata par stabilir in causa cual dei do barufanti gapia raxon! Le legi de l etica xe stampà nel cor de ogni omo che naxe, e so pare e so mare i lo conduse par man, o par na recia co ocore, a crexar secono le regole universali. Ancò no esiste pì, restaremo par sempre la mosca bianca. No par gninte i ga tentà par secoli de anientar la Republica de San Marco, finchè dai e dai i ghe xe rivà. Ma nel nostro cuor la vive, SEMPRE! Saremo in pochi, no importa, ma la fiama resta impisà... Chixà... forse un dì sta picola fiama la tornarà a exar un gran fogo. WSM!

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