STATO VENETO E LE CORPORAZIONI. ASSISTENZA E CONTROLLO SUGLI STATUTI.

Nello stato veneto, basato sulla dottrina dei Vangeli, e non su ideologie moderne, ogni cittadino si sentiva in dovere di aiutare chi era in difficoltà, a maggior ragione se era un collega di lavoro. A questo scopo erano nate le associazioni delle Arti e Mestieri, che svolsero fino alla fine (furono abolite da Napoleone come residuo del mondo oscurantista medioevale) compiti oggi assunti dallo stato,  il quale li svolge senza o quasi alcun controllo dal basso.  Ma è la"democrazia" bellezze... e in un paese allo scatafascio come il nostro, i risultati della mancanza di controllo, si vedono ogni giorno.  Vi metto qualche riga chiarificante sugli statuti, detti capitolari, che regolavano l'attività delle Arti e mestieri, controllati  comunque da apposite Magistrature. 
Di Massimo Costantini:
L'inquadramento delle Arti avvenne attraverso apposite Magistrature, incaricate di approvare gli statuti. Il controllo verteva anche sulla qualità dei prodotti, a partire dal rispetto delle norme relative ai metodi di lavoro, sia sui comportamenti di mercato, a partire dalla vigilanza sui prezzi, pesi e misure ecc..sia sulla vita interna delle associazioni, sia nella veste di giudici, nelle controversie tra iscritti e con altre corporazioni. 
Gli statuti presentavano una forma assai semplice. un breve proemio, la formula del giuramento,con gli obblighi che gli artigiani si impegnavano a rispettare, un comando dell'ufficio (ad esempio riguardante il salario rispetto a determinate prestazioni) la previsione di una pena per i trasgressori. 
Gli statuti si arricchirono di nuovi elementi riguardanti i tribunali corporativi, i banchetti sociali, le adunanze, le elezioni, l'apprendistato, la modalità di entrata od uscita dalla congregazione,  e anche sui magistrati e le loro funzioni amministrative e giudiziarie.
Questo sensibile allargamento dei compiti di sorveglianza da parte dello stato, si inseriva in un processo del rafforzamento del ruolo delle istituzioni pubbliche nei confronti delle Arti, che si manifestò nello sdoppiamento dell'Ufficio dei Giustizieri, nell'estensione delle loro funzioni, e nell'ingerenza dei massimi organi dello Stato (Maggior Consiglio). 
Insomma, tra il 1173, anno della istituzione della Magistratura, e il 1330.. si costituì un complesso sistema legislativo, che integrava e formalizzava la consuetudine sulla quale poggiavano i precedenti rapporti giuridici nel campo del lavoro artigiano e tra questo e lo stato. 

Fonte Le corporazioni di mestiere Società Economia Istituzioni ED CIERRE a cura della Regione Veneto


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