LA BATTAGLIA DI SALVORE, GLORIA O LEGGENDA VENETA? FU VERA GLORIA.
Tintoretto fu incaricato di rifare il dipinto distrutto da un incendio in Palazzo Ducale |
In merito a questa battaglia ci sono tra gli studiosi due correnti, una annovera questo evento tra le leggende, mentre l'altra ritiene il fatto realmente accaduto. Si tratta di una battaglia navale del 1177 tra galere veneziane da una parte e galere pisane e genovesi schieratesi a fianco dell’imperatore Federico Barbarossa dall’altra. Si vuole che quest'ultime fossero 75, mentre le galere veneziane, allestite anche grazie all’aiuto delle cittadine istriane, soltanto 30.
Sta scritto che il doge Sebastiano Ziani si appostò nel Vallone di Pirano e colse di sorpresa le imbarcazioni nemiche, sconfiggendole. Sembra inoltre che in quell’occasione furono catturate 48 navi e lo stesso figlio del Barbarossa, il giovane Ottone. Quattro navi furono affondate mentre le altre fuggirono.
A Salvore il giorno d’Ognissanti si organizzava una festa a ricordo di questo evento, suffragato anche dall’Indulgenza concessa dal papa Alessndro III. Nel 1459 fu concesso da papa Pio II di spostare il giorno festivo da Ognissanti al Corpus Domini.
Un affresco raffigurante la battaglia andò distrutto nel 1577, durante un incendio nel Palazzo Ducale (Sala del Maggior Consiglio) a Venezia. L’anno seguente al pittore Domenico Tintoretto venne dato l’incarico di riprodurre l’evento che conosciamo.
aggiungo un importante e credo, definitivo, contributo tratto dal sito Veneziadoc.net che ricorda la presenza di una lapide in una chiesa vicino alla punta Salvore:
Di storici invece che affermano che la Battaglia di Salvore fu realmente combattuta ne abbiamo un numero tale da poterla ritenere un evento storico realmente accaduto.
Ma se questo non bastasse, possiamo portare a testimonianza la presenza di una lapide commemorativa presente sopra la Chiesa di San Giovanni nei pressi della città di Salvore (oggi Savudrja), che ricordava la presenza di una indulgenza data da Alessandro III in seguito alla vittoria dei Veneziani contro la flotta degli Imperiali di Federico I nel mare vicino al promontorio di Punta Salvore, come anche le riconferme di detta indulgenza comminate da Papa Eugenio IV nel 1437 e da Papa Pio II nel 1458. Il testo dell'epigrafe incisa sulla chiesa di Salvore; da: "L'isole piu famose del mondo descritte da Thomaso Porcacchi da Castiglione", ristampa del 1620, pag 204 e 205. Editori Paolo e Francesco Galignani. Tommaso Porcacci nasce a Castiglion Fiorentino nel 1530 e muore a Venezia nel 1585.Versione dal latino all'italiano del latinista dott. Giacomo Dalla Pietà
O popoli, celebrate questo luogo, che un tempo il pastore Alessandro III arricchì di celesti doni (indulgenza). Infatti in questo braccio di mare per opera divina rifulse la vittoria della flotta veneta, e fu prostrata la superbia del grande Imperatore Federico e fu restituita alla Santa Chiesa l'alma Pace. Nel tempo in cui l'eccelso portatore di pace dava 1177 (anni) dal principio della sua incarnazione.". (image courtesy of http://books.google.it)E ancora nel sito:
Lo stesso storico e doge Andrea Dandolo riporta nei suoi scritti l'esistenza di tale iscrizione sulla tomba del suo predecessore, e all'epoca in cui scrive, il 1340, la definisce come Antica.Se desiderate approfondire aprite qua: http://www.veneziadoc.net/Storia-di-Venezia/Battaglia-Salvore.php
Ma altre prove possiamo portare a nostro favore.
Il Bardi ed il Frangipane attestano che sul principio del XIII secolo, ossia dopo soli 52 anni dai fatti che stiamo esaminando, nella sala del Maggior Consiglio dentro il palazzo Ducale a Venezia, veniva dipinta in varie scene la vittoria navale nella battaglia di Punta Salvore.
Come si sarebbe potuto dopo così soli pochi anni dalla Pace di Venezia dipingere una scena inventata per solo capriccio?
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