A RIALTO LA PRIMA BANCA PUBBLICA, COME GARANZIA PER I RISPARMIATORI

Nel 1500 fallirono diversi banchieri, allora le banche si chiamavano "banchi"(dal nome del tavolo dove si depositava il denaro, in maniera pubblica, davanti a tutti, fatelo oggi e vi trovate una torma di rapinatori dell'est dopo due minuti) ed avevano il compito di trasferire il denaro, con lettere di accredito, da una città all'altra dell'Europa. accadde che dei gestori privati usarono il denaro versato per delle speculazioni finite in malo modo. E così il governo veneto decise di entrare direttamente nel mercato, a tutela dei risparmiatori. Nacque il Banco di giro, che restò attivo sino alla fine. Eccone la storia.
IL DEPOSITARIO DEL BANCO DI GIRO
Nel 1584 la Repubblica, al seguito del fallimento di numerosi banchieri privati aveva nominato un depositario che teneva un banco pubblico a Rialto. questo era un Senatore che restava in carica tre mesi, e doveva redicontare al Senato ed era anche il garante delle somme depositate. 
Doveva sempre esser presente durante le contrattazioni e non poteva lasciare l'ufficio se prima non si fosse dato riscontro al libro giornale che doveva esser firmato anche da tre funzionari. 
Il deposito presso il banco di stato era privilegiato in quanto le somme depositate non potevano esser sequestrate. Tutti i pagamenti erano effettuati tramite moneta di banco, ovvero con assegni veri e propri.
Aveva anche competenza giudiziaria in quanto decideva sulle vertenze tra banchieri e privati, vigilava sui prestiti della comunità Ebraica, e sulla gestione dei banchi di pegni. Suo compito era anche quello di tenere un registro delle società. 
Il pubblico Banco di giro, istituito dal senato nel 1619, aveva per scopo quello di effettuare i pagamenti tramite aperture di credito trasferibili  e negoziabili, senza la moneta contante, In seguito divenne anche un istituto di deposito a termine per i privati, sui quali maturavano interessi; rilasciava un certificato di deposito (tipo gli odierni Bot) che venne a costituire una vera e propria moneta di banca; il deposito poteva esser rimborsato prima della scadenza al prezzo che un nuovo compratore era disposto a pagare,.

FONTE: Guida alle Magistrature di Catia Milan, Antonio Politi, Bruno Vinello. 
Cierre ed. a cura di Regione Veneto

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