IL VENETO UN'AREA LINGUISTICA FORTEMENTE CARATTERIZZATA
Riporto un piccolo brano di un saggio della studiosa dialettologa Gianna Marcato che trovo molto interessante. Tra l'altro scoprirete che la parlata veneziana nel 1300 era del tutto simile a quella dei veneti del bellunese dell'alta Piave di oggi. Cosa non notata dalla studiosa, ma che mi pare evidente.
Già nelle attestazioni epigrafiche della X Regio Venetia et Histria istituita nell '8 d.C. non su basi etniche, quanto piuttosto per ragioni strategiche e culturali, troviamo traccia nella veste latina delle iscrizioni della zona, di tratti che tanto tenacemente si tramandano nelle parlate locali del Veneto.
Abonus per Aponus (Abano), "amigo" per "amico", "dominiga" per "dominica".
Se per un ambio arco di secoli ci mancano notizie linguistiche di qualche natura, sappiamo però che nell'area lagunare agli inizi del 600 d.C. si vengono a trovare gruppi di provenienza eterogenea ma non diversa nella sostanza. Tracce di quella parlata restano ancora nel 1300 e alcuni studiosi parlarono di influenze friulane, altri di ladine, ma secondo ipotesi più recenti per spiegare l'origine del veneziano dell'epoca bastano le testimonianze storiche sull'origine della Venezia lagunare.
I tratti del veneziano antico sono evidenti negli atti del Podestà di Rio Mazor, redatti dal 1312 al 1319, eccone un brano:
siando-lì caçu lo rem, eli preso la fosina en man e vuolse me dar; et he' li tras la fosina da man et bancai-lo per li caveli e traslo ne la sentina dela me barcha et così ven Pero Seren et tolmelo denter le man et metelo en la sua barcha del dito Felipo.
et el el dis: "Tu menti par la gula!" Et e' i dis: "Tu menti par lo cul!" ...
Questo veneziano -prosegue la Marcato - appare molto diverso dal veneziano che compare nella documentazione successiva. Se confrontiamo il documento alla lirica di Leonado Giustinian di un secolo dopo, stentiamo a credere che sia la stessa lingua:
Ai me che son ferito / Da una anzoleta nata al Paradiso / Quel suo polito viso / M'a tolto el core, e da mi si è partito...
La differenza potrebbe esser nata dal contrasto tra un tipo di scrittura aderente al parlato e una lingua letteraria a cui aderiva il Giustinian .. ma si potrebbe anche dedurre che il veneziano del '400, grazie agli intensi contatti commerciali e culturali, aveva subito una progressiva toscanizzazione, allontandosi dalle parlate individuali, che erano confluite in laguna dalla Terraferma.
Già nelle attestazioni epigrafiche della X Regio Venetia et Histria istituita nell '8 d.C. non su basi etniche, quanto piuttosto per ragioni strategiche e culturali, troviamo traccia nella veste latina delle iscrizioni della zona, di tratti che tanto tenacemente si tramandano nelle parlate locali del Veneto.
Abonus per Aponus (Abano), "amigo" per "amico", "dominiga" per "dominica".
Se per un ambio arco di secoli ci mancano notizie linguistiche di qualche natura, sappiamo però che nell'area lagunare agli inizi del 600 d.C. si vengono a trovare gruppi di provenienza eterogenea ma non diversa nella sostanza. Tracce di quella parlata restano ancora nel 1300 e alcuni studiosi parlarono di influenze friulane, altri di ladine, ma secondo ipotesi più recenti per spiegare l'origine del veneziano dell'epoca bastano le testimonianze storiche sull'origine della Venezia lagunare.
I tratti del veneziano antico sono evidenti negli atti del Podestà di Rio Mazor, redatti dal 1312 al 1319, eccone un brano:
siando-lì caçu lo rem, eli preso la fosina en man e vuolse me dar; et he' li tras la fosina da man et bancai-lo per li caveli e traslo ne la sentina dela me barcha et così ven Pero Seren et tolmelo denter le man et metelo en la sua barcha del dito Felipo.
et el el dis: "Tu menti par la gula!" Et e' i dis: "Tu menti par lo cul!" ...
Questo veneziano -prosegue la Marcato - appare molto diverso dal veneziano che compare nella documentazione successiva. Se confrontiamo il documento alla lirica di Leonado Giustinian di un secolo dopo, stentiamo a credere che sia la stessa lingua:
Ai me che son ferito / Da una anzoleta nata al Paradiso / Quel suo polito viso / M'a tolto el core, e da mi si è partito...
La differenza potrebbe esser nata dal contrasto tra un tipo di scrittura aderente al parlato e una lingua letteraria a cui aderiva il Giustinian .. ma si potrebbe anche dedurre che il veneziano del '400, grazie agli intensi contatti commerciali e culturali, aveva subito una progressiva toscanizzazione, allontandosi dalle parlate individuali, che erano confluite in laguna dalla Terraferma.
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