LA SUPREMAZIA DI VENEZIA NELLA "TEMPESTA" DEL GIORGIONE?


Dietro il dipinto "La Tempesta" di Giorgione (1478-1510) ci sarebbero la supremazia della Repubblica di Venezia e il terremoto di Costantinopoli del 1509 ed anche la città di Padova. Queste sono alcune delle ipotesi che il Direttore della Biblioteca Statale di Lucca, Marco Paoli, ha presentato nel suo lavoro di ricerca sul celeberrimo dipinto dell'artista veneto.
L'opera è stata datata al 1509, nel momento estremo della carriera del Giorgione: Venezia è in lotta contro la Lega di Cambrai. Padova, raffigurata sullo sfondo, era uscita, invece, vittoriosa dai bombardamenti dell'imperatore Massimiliano I. "La Tempesta" è custodita nella Galleria dell'Accade

mia di Venezia e Marco Paoli ritiene che il nome del quadro derivi dagli eventi bellici dell'epoca.

La parete inclinata dietro la figura del giovane e le due colonne spezzate, secondo Marco Paoli, sono, inoltre il ricordo di un cataclisma, il terremoto che colpì Costantinopoli il 14 settembre 1509 e che salvò, in modo miracoloso, la comunità veneziana residente in città.
Per la prima volta, nel saggio scritto da Paoli, la parete inclinata viene identificata con la facciata del palazzo del "Porphirogenitus" di Costantinopoli, mentre le colonne spezzate rappresenterebbero il luogo "alle Due Colonne", danneggiato dal terremoto. Lo studioso ha fatto anche un'altra interessante scoperta, l'identità del committente. Si tratterebbe del filosofo neoplatonico Cristoforo Marcello, patrizio veneziano nonché membro della corte pontificia di Giulio II. Paoli ritiene che il conflitto tra Roma e Venezia sia il motivo del messaggio criptato nel dipinto.

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