IL DEGRADO ITALIANO ANCHE SUL FORTE DI SANT'ANDREA

Di Ecce Leo 
Ho avuto occasione di recarmi, alcuni giorni fa, al Castello di Sant'Andrea, sito alla bocca di porto del Lido di Venezia.
Forte famoso per la sua architettura militare, dovuta all'eccellenza di due famosi ingeneri il Sanmicheli e il De Castello. A suo tempo il forte era un'opera avveniristica e potente tanto da restare in uso militare fino alla fine del 1800. Ma quale delusione si è presentata al mio sbarco sull'isola. La distruzione sistematica dovuta alla mano dell'uomo si è associata all' incuria dello stesso.
L'abbandono è presente in tutte le sue opera dalla casermette dei soldati fino al maschio (torrione centrale) della vecchia fortezza. Il segno lasciato dai numerosi bivacchi moderni, nella vecchia piazza d'armi, non hanno risparmiato neppure le pietre d'Istria della porta d'acqua, o delle due terrazze dove il residuo dei falò e mescolato ai cocci delle bottiglie di vetro e alla immondizie varie. Una sola domanda è subito balenata nella mente: PERCHE'? perché voi veneziani fate e permettete tutto questo? Non vi è sacro questo luogo che ricorda le gesta dei vostri Padri? Questo è unico ricordo che avete dell' " Anno Magnæ Navalis Victoriæ" ovvero "Anno della Grande Vittoria Navale", che costò la vita a quasi 5.000 veneti e la cui scritta campeggia ancora sotto il vostro tanto amato e vilipeso leone, che oramai guarda sconsolato ciò che rimane di Venezia e dei veneziani....
.... risale al 1313 la prima notizia di una fortificazione posta all’ingresso principale della Laguna Veneta: era costituita da una semplice torre di legno e destinata all’avvistamento dei navigli e alle segnalazioni. Nel 1400 il Maggior Consiglio decise di edificare, per la sicurezza del porto di San Nicolò, una prima fortezza in pietra: “Super palude, pro sicuritate portus S. Nicolai de Lictore unum fortilicium de Petra per illum modus qui melior et utilior aparebit ”.
La località assunse da allora il nome di “li do Casteli”, essendo il Castel Vecio quello di San Nicolò del Lido ed il Castel Novo quello di Sant’Andrea. I disegni del 1526 conservati in Archivio di Stato, mostrano con meticolosa esattezza il Castel Novo composto da due torri laterali con merlatura ghibellina, la muraglia/cortina intermedia con merlatura, una terza centrale, il mastio. Ben visibili nel disegno sono le due porte d’uscita verso il mare e uno stendardo posto sulla torre di destra, issato su di un pennone ben controventato da funi.... tratto da "20 aprile 1797" (continua nel volume)

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