IL MILITE DI OBTERG ORGOGLIOSO DELLE RADICI VENETE

GLANDES PLUMBEUM dal sito Roma victrix

La ghianda missile (glans plumbea) era un proiettile di piombo (lungo dai 2 ai 7 cm pesante dai 15 ai 150 grammi) lanciato dai frombolieri (funditoris o funditores), utilizzando una fionda (funda) formata da una striscia di cuoio o da una corda di canapa intrecciata (di cui non esistono evidenze archeologiche) alla cui metà era posto l’alloggiamento per il proiettile.

La fionda veniva fatta roteare sopra la testa o al fianco e, raggiunta la velocità desiderata, una delle estremità veniva rilasciata, permettendo al proiettile di partire, causando danni notevoli nell’impatto contro elmi e scudi dell’avversario.Altri proiettili erano costruiti in terracotta, come anche potevano essere utilizzate delle semplici pietre affusolate. Alcune ghiande missile recavano iscrizioni o decorazioni: insulti diretti al nemico o ai suoi parenti, simbologie belliche (aquile, saette), nomi dei reparti militari o dei comandanti, nomi di città di provenienza.


L’utilizzo tattico dei frombolieri prevedeva il loro posizionamento ai lati dello schieramento legionario e in azioni di disturbo. Famosi per la loro abilità erano i frombolieri provenienti dalle isole Baleari e di Rodi.
Ghianda missile con iscrizione OP[T]ERGI (so de Oderso), riferita alla città di Opitergium (Oderzo), i cui frombolieri parteciparono agli scontri dell’89 a.C. ad Ascoli, a fianco dei Romani.

N.D.R. Siamo in un’epoca in cui i Romani di cui i veneti erano stati alleati, avevano incluso nelle “tribù” latine, con pieno diritto alla cittadinanza i nostri antenati Veneti. Tuttavia i Veneti in parte latinizzati, come scrive anche Polibio continuarono a considerarsi Veneti e a portare avanti tradizioni proprie e identità distinta. e questo fu anche, certamente, merito di Roma.
Il “glandes plumbeum” questo proiettile da fromboliere è una rilevante testimonianza di quanto ho scritto: ribadisce l’identità veneta, e il nome della cittadina, è scritto come si pronunciava in venetico. I Veneti non intendevano sparire, allora come oggi.

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