I PRIMI GALEOTTI DELLA SERENISSIMA, LA CONDANNA AL REMO
Edoardo Rubini
pescatori chioggiotti che indossano lo stesso "gaban" che copriva i galeotti |
I Veneti arrivarono buoni ultimi all'uso degli sforzati come rematori. Fino al Quattrocento la voga nelle galee aveva rappresentato un lavoro duro e umile si, ma non privo di qualche attrattiva e di prestigio. Altri stati avevano iniziato ad impiegare dei condannati o prigionieri di guerra in quelle mansioni, fino a quando, anche nello stato veneto, cominciarono a mancare gli homeni de bonavoja, per crisi demografiche nelle popolazioni rivierasche unito al fatto che ormai i rematori cominciavano ad avanzare richieste di aumento di salario, attratti da altri mestieri in terraferma.
.. Del tutto inadeguato dovette sembrare il vecchio sistema di arruolamento, che si basava sui contingenti offerti dalle comunità da Tera e da Mar unitamente all'apporto offerto dalle Arti veneziane. Inoltre i giovani di estrazione contadina, detti zontaroli avevano mostrato grosse difficoltà ad inserirsi nella vita marinara.
Vi era poi il problema del sovraffollamento carcerario, nel secolo sedicesimo, che incentivava i governanti a trovare nuove soluzioni attraverso pene sostitutive. Il 20 febbraio 1542 fu approvata parzialmente una legge che dava mandato ai Rettori di condannare al remo tutti i rei abili al servizio, in sostituzione di altre pene (magari molto peggiori, come l'amputazione), per un minimo di 18 mesi.
Il provvedimento proponeva di interzare due galere con sforzati, disponeva della nomina di un Governatore dei Condannati, creava i registri ad hoc, descriveva il vestiario fornito loro ì, stabiliva le norme per impedire le fughe, le pene per l'acciuffato, disciplinava la figura dell'aguzzino.
Ancora, nel marzo del 1545 si stabiliva che:
L'anderà parte che, per autorità di codesto Conseglio sia preso che tutti li Rettori nostri da Terra, e da Mare, e similmente tutti li Maggistrati e Consegli di questa Città posseno (se così parerà alla coscientia loro) condannar li delinqquenti in loco de pene d'amputazion de Membri, di Bando, di preson, Confini (esili), ... condannarli in voga al remo alla Catena in galea, per il tempo che li parerà. Non potendo esser condannati per minor tempo che mesi disdotto.
La paga, prevista per il galeotto, sarà stabilita dai vertici della Marina.
libero sunto da Giustizia veneta, prima edizione ed Filippi Venezia
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