PITTURA VENETA: SCOPERTO UN DIPINTO DEL CARPACCIO NEL LECCESE

Ida Longhi
Rinvenuta, in una 'Chiesa Parrocchiale di Sirtori', nel Lecchese ( nella Diocesi di Milano) una preziosa tela, raffigurante il "Padre Eterno con angeli" attribuita a Vittore Carpaccio  nato a Venezia nel 1455 o '56, morto nel 1525 o '26.
Il dipinto fu donato alla parrocchia nel 1866 da Maria Manara, ma la tela non era mai stata presa in considerazione dai critici, in quanto era tradizionalmente attribuita a Luca Signorelli per via della presenza di una firma sul risvolto della manica destra di Dio padre. 
Un recente restauro ha però permesso di scoprire che quella firma è un'iscrizione apocrifa, apposta sul dipinto all'inizio dell'800, mentre la datazione dell'opera è stata stabilita tra il 1515 e il 1520. 
Grazie a quest’incongruenza, la tela è stata riconosciuta come un’ opera di qualità elevata e quindi degna di essere oggetto di un approfondimento storico-critico, che ha portato a termine lo storico dell'arte Gabriele Cavallini.
Dall’analisi critica della tela è stato possibile evidenziare gli innumerevoli richiami alla pittura veneta di inizio '500, Giorgione, Giovanni Bellini e Cima da Conegliano, giungendo così all'individuazione di Vittore Carpaccio come autore.

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