LA FORTEZZA DI BUDUA VENETA, RICOSTRUITA COM'ERA E DOV'ERA

Budua fu gravemente danneggiata da un terremoto nel 1979. Grazie agli antichi disegni e progetti veneziani, essa fu ricostruita come era un tempo, come accadde anche in Friuli. Storia e laboriosità comuni in quel frangente hanno unito ancora una volta la Venetia di Terra e i Montenegrin d'oggii (chiamati un tempo  Illirici da noi veneti marciani). 

A partire dal 1442 la città entrò a far parte dei dominii della Repubblica di Venezia e parte della cosiddetta Albania Veneta e vi rimase fino al 1797, eccetto un breve periodo in cui fu presa con l'inganno dal corsaro Uluç Alì Pascià.

Durante il dominio veneto rafforzate le fortificazioni. Sulle porte della città sono ancora visibili i leoni di San Marco testimoni della dominazione veneziana.

Durante il periodo della Repubblica di Venezia (1442-1797) la città venne potentemente fortificata, fu costruito ed ampliato l'ardito castello e rafforzate le mura assumendo un assetto urbanistico che è rimasto immutato per cinque secoli fino ad oggi. In questo modo poté sempre opporre una valida resistenza ai numerosi tentativi turchi di impossessarsene (tra gli altri, nel 1686, nonostante le devastazioni del terremoto del 1667). Budua fu residenza di un podestà veneziano, dapprima dipendente dal Conte e capitano di Scutari e, dopo la caduta di questa città in mano agli Ottomani, dal rettore e provveditore di Cattaro.

La città era retta da un governo di tipo aristocratico, con un maggior consiglio composto di soli nobili, dal quale si eleggevano i tre giudici che assistevano il Podestà nelle cause civili, il più anziano dei quali ne faceva le veci in caso di assenza. Allo stesso consiglio spettava nominare poi gli altri ufficiali del comune: i due procuratori, i quattro deputati alla Sanità e i due Signori di notte.

Con la caduta della Repubblica di Venezia, Budua fu occupata dagli austriaci nell'estate del 1797 con il resto della Dalmazia, in seguito conobbe un'effimera appartenenza al Montenegro dal 1813 al 1814. Dopo il Congresso di Vienna la città passò all'Impero austriaco, sotto il quale rimase fino al 1918, quando fu inglobata nel Regno di Jugoslavia.

Commenti