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la milizia di Marano |
Forse non tutti i veneti sanno che Marano lagunare un tempo, all'epoca del Lion.. . era una temutissima fortezza: durante il V secolo venne fortificata in funzione di contenimento delle scorrerie turche, che verso la metà del Quattrocento colpirono il Friuli.
In seguito alla guerra di Cambrai la cittadina cadde nelle mani degli imperiali fino al 1542, quando il 2 di gennaio tre capitani di ventura riuscirono a penetrare entro le mura con i soldati nascosti nelle barche piene di grano.
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l'antica cinta muraria |
Dopo circa un anno Venezia pagò un lauto tributo per riavere la città dovendo difendersi dai tentativi degli imperiali di riconquistarla. La città era cinta da mura, fin dal Medio Evo, questi bastioni vennero solo in parte rinnovati dai veneziani nel Xvi e XVIII secolo.
La Serenissima fece costruire la Loggia Maranese, un luogo di pubblico ritrovo andata distrutta per incuria nell'Ottocento. Anche le mura furono abbattute nello stesso periodo, parendo al tempo che rendessero insalubre l'aria del borgo e così si favorisse la malaria.
Dal gruppo storico di rievocatori del posto riprendo quanto sotto:
Provveditore Generale
Era la massima carica militare e politica presente nelle città di terraferma venete; il rappresentante del Governo centrale di Venezia, con il quale – tramite dispacci – teneva un continuo carteggio per aggiornarlo su tutte le decisioni prese inerenti la vita della comunità e delle Milizie presenti.
I Capitani
Erano i comandanti delle Compagnie presenti nelle piazzeforti. A loro spettava una corazza e il loro grado era caratterizzato da una lancia detta “spontòn”.
I Sergenti Maggiori
Eletti nel loro incarico dai Capitani esercitavano, per conto di questi ultimi, i controlli sulle compagnie. Redigevano gli elenchi della forza presente e dell’armamento di essi, segnalando le varie mancanze ai loro superiori.
Picchieri e Cernide
I primi costituivano il nerbo delle fanterie Venete schierandosi in battaglia con picche “…longhe piedi 15”, ossia 5,20 mt. Circa. L’armamento era completato dalla corazza con scarselloni, atti a proteggere le gambe del frate e un morione detto “a botta” poiché doveva ripararli dai colpi della moschetteria nemica. La cernide erano invece una milizia di popolo, reclutata solo in casi di particolari gravità. Affiancavano le compagnie regolari. L’armamento era costituito esclusivamente dalla picca, senza poter indossare nè elmo, nè corazza.
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