SCHIO, IL SERENISSIMO CANNONE E L'ARTIGLIERIA VENETA


Ringraziamo Paolo Gentin e Alessandro Baggio per la segnalazione. Il cannone languiva sotto i chiostri del sacrario militare della SS Trinità, ed ora, senza clamori, è stato trasportato davanti alla Biblioteca Civica. Come saprete, le migliaia di cannoni della Serenissima furono depredati fino all'ultimo pezzo, o distrutti, dal grande Infame Napoleone Cattivaparte.
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Metto il commento de Paolo Gentin a cui ci associamo: Che gran pezzo di STORIA!
Dei 10.000 cannoni che lo #StatoVeneto possedeva prima delle ruberie e devastazioni dell'infame Napoleone... ne sono rimasti ad oggi solo 21!
Di cui uno si trova a Schio nel cortile della bliblioteca civica! 
Da valorizzare come si deve!

.. e vi rimando a un mio breve articoletto che parla dell'artiglieria veneta.

Nel 1775 nasce il primo reggimento di artiglieria veneta, in conformità all’evoluzione degli altri eserciti europei, era necessaria una maggiore professionalità nel settore, molto tecnico per sua natura. Ci si ispira alla scuola inglese, senza trascurare le altre, e anche la prima uniforme, col caschetto di cuoio ricorda un poco quella degli artiglieri albionici. Infatti l’incombenza fu affidata ad un inglese, il Pattison che si dedicò anche al Corpo degli Ingegneri Militari, co la collaborazione in questo caso, dello scozzese Dixon.
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BOMBARDIERE, verranno soppiantati dal nuovo reparto di artiglieria professionale

.Trascrivo qui, dal volume del Concina, il calendario delle “fazioni” (esercitazioni) mensili, fissato in quell’anno:
al I del mese Esercizio della carabina (senza fuoco)
all’8 del mese Esercizio del cannon di campagna
al 15 Esercizio del cannon da nave
al 22 Esercizio del cannone da batteria
al 28 Esercizio del mortaio

uniti al periodico “ esercizio di montare e smontare dal loro letto le artiglierie.
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I mesi fissati erano marzo, aprile, maggio, settembre, ottobre e novembre.
All’esercizio partecipavano tre ufficiali, undici bassi ufficiali, quarantacinque cannonieri. 
Tutti i soldati erano armati di una carabina forgiata a Gardone e la prima divisa fu color grigio ferro, precisa il Concina, il Favaloro la vuole rossa, poi si passò alla blu, mantenendo un particolare caschetto rotondo. Della blu abbiamo un esempio al Museo Correr: una stampa riproduce un allievo ufficiale artigliere con caschetto, della scuola militare di Verona.
allievo uffizial di Verona, con uniforme blu 1785 circa
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Ancora 12 prove di tiro avvenivano in maggio ed agosto, molto gradite ai cannonieri, perché vi erano premi in denaro per i più abili (tre ducati, una dicreta sommetta, all’epoca). Vi erano anche prove a fuoco con il “mortaio da bomba”. Ad agosto si sostituiva il cannone da batteria con il cannon da nave, dato che tutti gli artiglieri, come i fanti, erano periodicamente imbarcati.

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