I GRANDI VENETI PRECURSORI DELL'AUTONOMIA REGIONALE: P. MOZZETTI


Ettore Beggiato in un bell'articolo ci presenta un'altra figura straordinaria, che possiamo associare al grande Guido Bergamo, Pierluigi Mozzetti, un "Carneade manzoniano" che tuttavia appare un gigante a rileggerne le azioni e il pensero intellettuale federalista, a cui il movimento indipendentista o autonomista deve assolutamente rifarsi. 
Il motivo per cui solo da noi, dopo l'unità, siano nati personaggi animati da idee del genere ce lo spiega il Mozzetti stesso:

Quale parte d’Italia può vantare nè suoi fasti la gloriosa ed immacolata Storia della nostra Serenissima di S. Marco? E’ risalendo a quelle invidiate, ma giammai emulate memorie, che si fortifica, si consolida il pensiero anche moderno; per cui fonte di ammaestramenti ed argomento di imitazione ai pubblici amministratori, nel limite delle mutate contingenze, può essere il ricordo del passato.

Nato nel 1868, si laurea in giurisprudenza, e fonda da giornalista, il “Comitato Veneto per il decentramento e le autonomie” nel 1896 e del “Comitato Viva San Marco!” nel 1912. La sua idea si ricollega al pensiero di Minghetti che voleva una Italia composta da regioni dotate di grandissima autonomia, dato che leggi centraliste e uniformi, in una realtà storicamente così composita, avrebbero provocato danni e addirittura un rigetto da parte dei popoli italiani verso uno stato centralista. 

Dopo pochi mesi, e precisamente nel marzo 1895, nella vicina Lombardia nasce il “Comitato lombardo pel decentramento e le autonomie”: questo dà un’ulteriore spinta al Mozzetti che l’anno successivo (1896) stampa “Il programma del comitato veneto per il decentramento e le autonomie”.

Per approfondirne il pensiero non vi resta altro che aprire la pagina di Ettore Beggiato. Troverete il link qua sotto. Mai il momento fu più favorevole, nella situazione politica attuale, al discorso autonomista, tradito per più di un secolo con una unità costruita nel modo sbagliato. O l'Italia saprà riformarsi tramite le autonomie responsabili, o prolungherà la sua agonia, tra corruzione della sua classe politica e paralisi burocratica.

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