QUEL PROGETTO DI FARE UN ESERCITO DI LEVA, NEL 1787


Le Cernide, o Ordinanze, furono sempre ben distinte dall'esercito professionale veneto. Se anche vi erano quattro reggimenti titolati a Verona, Polesene (Rovigo), Vicenza, Padova, i suoi ranghi erano composti da professionisti e non di militari di leva. Il concetto di chiamata al servizio  militare obbligatorio si andò affermando solo verso la fine del Settecento, e anche Venezia, in effetti, avanzò un progetto in tal senso, che a quanto ne so, non andò mai in porto, almeno non completamente. Ecco quanto scrive lo storico Ennio Concina:

L'estremo tentativo di riorganizzare le Cernide si ebbe col decreto del Senato del 1787, in cui si prevedeva che le Cernide, deposte in deposito le armi e scortate dalla cavalleria "perché queste Cernide non procedano in marcia sciolta, e sregolata" affluissero alle sedi dei vari reggimenti italiani. 
In tal modo al servizio si sarebbe sostituita una ferma fissa della durata di tre anni, durante i quali, nessuno degli uomini così arruolati avrebbe potuto benificiare di un solo giorno di libertà tranne che per intervento addirittura del Savio alla Scrittura (il Ministro della Difesa, oggi si direbbe). .
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Il progetto precisava inoltre che la paga non sarebbe stata corrisposta. Il soldato avrebbe dovuto accontentarsi di due simbolicissimi ducati all'atto del congedo "a titolo di gratificazione" e di portarsi a casa l'uniforme "eccettuate però le incrociature (giberne), caschetto e gabbano..." 

tratto da "Le trionfanti armate venete" di Ennio Concina, Filippi ed. Venezia.

Non ci risulta che questo progetto sia poi andato in porto, chi ha notizie in merito mi contatti, grazie!

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