OSTIALA GALLENA "LA SIORA VENETA COL ZENDAL" DEL I.mo SECOLO
In via San Massimo, nel pieno centro storico di Padova, saltò fuori durante scavi fortuiti, questa lapide funeraria, che ci permette qualche riflessione sulla romanizzazione dei Veneti.
Vediamo raffigurata una donna veneta; che lo sia lo si deduce anche dal nome, OSTIALA GALLENA, inciso sulla pietra ed era certamente di una famiglia nobiliare padovana. Il possesso del cocchio con l'auriga che è invece vestito con la toga romana, come il marito che la accompagna, indica anche il suo alto rango sociale: è come se oggi ci si facesse fotografare a bordo di un'auto di grossa cilindrata.
Lei è ancora attaccata alle sue tradizioni venete e alle sue radici. Ostenta uno scialle tradizionale (che ritornerà in auge (ma forse non era mai stato abbandonato) come capo etnico dal medio Evo in poi, col nome di "zendal"e un abito venetico con gonna a pieghe, come da antichissima tradizione. Uno strano ornamento sul capo (forse un disco solare) ne completa la "mise".
Il marito, quale nobile, è probabile rivestisse cariche pubbliche, ed anche per questo motivo credo indossi la toga romana, in un'epoca in cui l'omologazione col mondo dei dominanti si manifestava prima di tutto negli incarichi pubblici, come era anche ovvio.
Ma la penetrazione romana fu dovuta per scelta libera dei nostri avi, non fu conquista militare, noi fummo dapprima preziosi alleati dei romani con cui avevamo grandi affinità di lingua. Una comunanza espressa nel mito delle origini che vedeva Enea e Antenore, fondatore di Padova, compagni di migrazione, arrivare nel Lazio e poi nel Veneto. Vicende narrate nell'Eneide di Virgilio. Ricordo a questo proposito che tra le tribù che fondarono Roma ve ne era una chiamata "venetulana"e che tracce di tumuli ad incinerazione sono state rinvenute tra il perimetro della Roma dei re, e rimandano a una presenza venetica.
Quindi , dato il rapporto particolare con Roma, i Veneti antichi poterono mantenere le loro leggi locali, e la loro identità nazionale che poi i Veneti di laguna trasferirono nelle loro leggi, che formarono un diritto basato su usi e consuetudini che lo distinquevano dal diritto romano. E Venezia,magicamente, farà rivivere nuovamente l'antica X Regio, "l'angolo dei Veneti" così definito dai Romani.
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