IL CONFINE DEI VENETI SECONDO PAOLO DIACONO (un furlan, eh!)

 
in “historia Longobardorum" scrisse...


Nato a Cividale del Friuli tra il 720 e il 730, accolto alla corte di Carlo Magno, che pose fine alla dominazione della sua gente longobarda nell’Italia di allora.

Libro secondo, 14.
Dunque Alboino prese Vicenza, Verona e le altre città della Venezia, ad eccezione di Padova, Monselice e Mantova. La Venezia infatti non è costituita solo da quelle poche isole, che ora chiamiamo Venezia, ma il suo territorio si estende dai confini della Pannonia fino al fiume Adda, come provano gli Annali, in cui Bergamo è detta città delle Venezie. Anche del lago di Garda leggiamo nelle storie: “Il Garda, lago delle Venezie, da cui sorge il fiume Mincio. Il nome Eneti – anche se in latino ha una lettera in più – in greco significa “degni di lode”. Alla Venezia è unita anche l’Istria e insieme sono considerate una provincia sola. L’Istria a sua volta, prende il nome dal fiume Istro, e un tempo, secondo la storia romana, pare fosse più vasta di quanto è adesso.
La città più importante della Venezia era Aquileia; ora il suo posto è preso da Cividale (Forum Iulii), così detta perché giulio Cesare vi aveva stabilito un luogo di mercato.


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