CASANOVA, IL LADRO NAPOLEONE E IL PAPA



Gualtiero N Scapini Queste righe si dovrebbero far leggere a scuola durante le ore di storia, altro che continuare a tramandare la leggenda del Napoleone liberatore. Riservo un commento per il direttore della biblioteca nazionale di Francia: Casanova è VENEZIANO. Basta con il vezzo dei signori d'oltralpe di considerare francesi tutti i personaggi illustri che vissero, magari per poco, nella loro terra.


la Bibiloteque National de France ha acquistato il manoscritto delle memorie di Casanova. Il direttore ha detto che lo considera uno scrittore francese. in realtà egli si considerò sempre veneziano. interessante una lettera inedita pubblicata sotto: la trascrivo e riguarda le malefatte del Generale francese.
È un brano della lettera di G. Casanova all’abate Eusebio della Lena, scritta al momento della discesa di Bonaparte in Italia. (coll. P.E. Richard)



DUX, 11 giugno 1796 (località dove il Casanova passò la sua vecchiaia, come bibliotecario di un conte polacco)


“Mi onori intanto con la continuazione delle sue lettere che sempre mi saranno graditissime, come lo sono quelle del mio costantissimo Zaguri, che mi diede il primo la grata nuova che il papa si è determinato a comprare da quegli empj la pace. Mi fu grata perché ero sicuro che sarebbero andati a saccheggiare Roma, che avrebbero trattata con crudeltà maggiore di quella cui la trattarono sotto il papa Giulio de Medici gli imperiali 270 anni fa. Ciò nonostante Carlo quinto passa nella storia per eroe. Roma cristiana non fu mai tanto maltrattata da Totila, e da altri barbari come fù da cristiani…Avrebbero portato via non solo statue ma tutti i musei: avrebbero spogliati gli alteri come fecero in Anversa, ed avrebbero forse condotto il papa in trionfo a Parigi, o lo avrebbero Dio sa in che guisa obbrobriosamente disonorato. Fece bene a comprare la pace, e avrà fatto bene il re di Napoli, se avrà fatto il medesimo. Questa invasione è da me riguardata come un incendio, un terremoto, un diluvio…”

Commenti

  1. CASANOVA nella prefazione della "Storia della mia vita" ha scritto tra le altre cose: .... Ho scritto in francese e non in italiano, perchè la lingua francese è più diffusa della mia, e i puristi che mi criticheranno trovando nel mio stile modi del mio Paese, avranno ragione solo se ciò impedirà loro di trovarmi chiaro. ,,,,

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