LE AFFINITA' DI LINGUA E DI ORIGINE TRA VENETI E LATINI, SPIEGATE DA DEVOTO
Giacomo Devoto (Genova, 19 luglio 1897 – Firenze, 25 dicembre 1974) è stato un glottologo e linguista italiano, tra i massimi esponenti della disciplina nel Novecento.
Nel suo libro "Storia della lingua italiana" tracciò questa mappa, in cui Veneti e Latini compaiono affiancati, originari del Centro Europa, da cui si spostarono intorno al 1200 a.C.
E' un fatto che uno storico antico disse che i due popoli trovavano molta affinità nel loro linguaggio e lo testimoniano alcune parole, comuni ad entrambi. Andando a memoria, mi viene in mente "EKVO" venetico che corrisponde al latino EQUUS oppure "RUBER" parola venetica che corrisponde a rosso, usata nel latino arcaico, poi diventata "RUFUS" .
Non solo, è certa la presenza, nei resti della prima Roma arcaica (quella dei re) la presenza di campi d'urne, propri alla civiltà veneto-villanoviana, ed esisteva una popolazione, nel Lazio, di Venetulani, che probabilmente, contribuì alla fondazione di Roma.
Separati dal ceppo originario, i Latini assorbirno dagli italici la pratica dell'inumazione, Veneti mantennero la cremazione..
Separati dal ceppo originario, i Latini assorbirno dagli italici la pratica dell'inumazione, Veneti mantennero la cremazione..
E' quindi comprensibile come fosse facile, per Veneti e Romani antichi raggiungere accordi ed alleanze, attraverso cui il "Venetorum angulus" sia pure romanizzato (ma sempre cosciente della propria identità), sopravvisse a Roma stessa, e arrivò alla modernità sotto l'ala del Leone di San Marco.
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