IL DEBUTTO DELL'ISLAM IN EUROPA, E IN ITALIA
Fu nel 635 d.C. cioè tre anni dopo la morte di Maometto che gli eserciti della Mezzaluna invasero la cristiana Siria e la cristiana Palestina. Fu nel 638 che si presero Gerusalemme e il Santo Sepolcro. Fu nel 640 che conquistata la Persia e l’Armenia e la Mesopotamia ossia l’attuale Iraq invasero il cristiano Egitto e dilagarono nel cristiano Maghreb cioè in Tunisia e in Algeria e in Marocco. Fu nel 668 che per la prima volta attaccarono Costantinopoli, le imposero un assedio di cinque anni.
Fu nel 711 che attraversato lo Stretto di Gibilterra sbarcarono nella cattolicissima Penisola Iberica, s’impossessarono del Portogallo e della Spagna dove nonostante i Pelayo e i Cid Campeador e i vari sovrani impegnati nella Reconquista rimasero per ben otto secoli.
Al Zamour, quello che "civilizzò" la Spagna |
E chi crede al mito della «pacifica convivenza» che secondo i collaborazionisti caratterizzava i rapporti tra conquistati e conquistatori farebbe bene a rileggersi le storie dei conventi e dei monasteri bruciati, delle chiese profanate, delle monache stuprate, delle donne cristiane o ebree rapite per essere chiuse negli harem. Farebbe bene a riflettere sulle crocifissioni di Cordova, sulle impiccagioni di Granada, sulle decapitazioni di Toledo e di Barcellona, di Siviglia e di Zamora. (Quelle di Siviglia, volute da Mutamid, il rè che con le teste mozze adornava i giardini del suo palazzo.
Quelle di Zamora, da Almanzor: il visir definito il-mecenate-dei-fìlosofì, il più grande leader che la Spagna Islamica abbia mai prodotto). Cristo! A invocare il nome di Gesù o della Madonna si finiva subito giustiziati. Crocifissi, appunto, o decapitati o impiccati. E a volte impalati. A suonare le campane, lo stesso. A indossare un indumento verde, colore dell’Isiam, idem. E al passaggio d’un mussulmano i cani-infedeli dovevano farsi da parte, inchinarsi. Se il mussulmano li aggrediva o li insultava, non potevano ribellarsi. Quanto al particolare che i cani-infedeli non avessero l’obbligo di convertirsi all’Islam, sai a cosa era dovuto? Al fatto che i convertiti non pagassero le tasse. I cani-infedeli, invece, sì.
Quelle di Zamora, da Almanzor: il visir definito il-mecenate-dei-fìlosofì, il più grande leader che la Spagna Islamica abbia mai prodotto). Cristo! A invocare il nome di Gesù o della Madonna si finiva subito giustiziati. Crocifissi, appunto, o decapitati o impiccati. E a volte impalati. A suonare le campane, lo stesso. A indossare un indumento verde, colore dell’Isiam, idem. E al passaggio d’un mussulmano i cani-infedeli dovevano farsi da parte, inchinarsi. Se il mussulmano li aggrediva o li insultava, non potevano ribellarsi. Quanto al particolare che i cani-infedeli non avessero l’obbligo di convertirsi all’Islam, sai a cosa era dovuto? Al fatto che i convertiti non pagassero le tasse. I cani-infedeli, invece, sì.
Abl Al Rahman |
Dalla Spagna nel 721 passarono alla non meno cattolica Francia. Guidati da Abd al-Rahman, il governatore dell’Andalusia, varcarono i Pirenei, presero Narbonne. Vi massacrarono tutta la popolazione maschile, ridussero in schiavitù tutte le donne e tutti i bambini poi proseguirono per Carcassonne. Da Carcassonne passarono a Nimes dove fecero strage di monache e frati. Da Nimes passarono a Lione e a Digione dove razziarono ogni singola chiesa, e sai quanto durò il loro avanzare in Francia? Undici anni. A ondate.
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