EROI VENETI. IL CORSARO "MORO" VOLEVA BATTAGLIA E GIROLAMO DA CANAL LO SISTEMA PER SEMPRE

UNO DEI GRANDI della nostra storia e della marineria veneziana fu Girolamo da Canal, che diede impulso con nuove regole all'impiego delle galee. Fu lui a ottenere dal Governo per primo, come ciurma, un certo numero di condannati al remo.  Queste imbarcazioni, sempre carenti di uomini, dato che il mestiere era durissimo e rischioso, prima impiegavano solo volontari, chiamati "bonavoglia" o rematori di leva, arruolati nella Terraferma per un servizio limitato nel tempo. 
Uomo ardimentoso e battagliero: lo scontro con il pirata Moro di Alessandria ne è la prova. 
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Il monumento funebre a Girolamo, nel Pantheon degli Eroi a San Giovanni e Paolo

Il primo novembre 1533 Girolamo da Canal scorta con 12 galee alcune navi mercantili destinate alla rotta verso Alessandria. Nelle acque di Candia si imbatte al tramonto in 13 galee de famoso corsaro barbaresco "Moro" di Alessandria (che pretende di essere il padrone della città) spesso assoldato dal sultano Solimano per azioni di disturbo contro i cristiani. 
potrebbe essere il Moro,nel momento dello scontro

Il corsaro, che in teoria non avrebbe avuto motivi di attaccare, finge di credere che le galee veneziane battano abusivamente bandiera di San Marco, e le assale.Lo stesso fa Girolamo da Canal, che finge a sua volta di non conoscere gli stendardi turcheschi, e quindi non esita ad investire con grande violenza la flottiglia avversaria. 
Dopo un'accanita lotta conquista la capitana nemica e quattro galee turche, altre due sono affondate, le rimanenti disperse. 
i Turchi all'attacco.

Durante la battaglia restano uccisi 300 giannizzeri, e 1000 uomini delle ciurme, altri mille Ottomani sono ridotti in schiavitù. Il Moro è catturato e muore per le ferite riportate nello scontro. La notizia della vittoria suscita grande entusiasmo a Venezia. 

fonte Giovanni Distefano, Atlante storico della Serenissima ed. Supernova.



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