FRANCESCO FOSCARI, IL VECCHIO DOGE MORTO DI DOLORE, OFFESO ANCHE DA DEFUNTO DAL CONSIGLIO DEI X

Hayez, l'ultimo incontro del Doge col figlio
Nel 1487 Jacopo Foscari, figlio del Doge in carica, muore in esilio. I suoi precedenti erano burrasosi: tre volte condannato era stato bandito e confinato a Treviso, ed il doge aveva dovuto avallare le decisioni del Consiglio dei X, implacabile con la nobiltà che sgarrava.
Revocato il bando, Jacopo torna ma viene accusato nuovamente per l'uccisione di Almorò Donà, uno dei tre capi del "Consejo dei Dieze" probabilmente per vendetta. e viene dunque condannato all'esilio nuovamente ma nella prigione di Canea(Creta) dove muore.
Francesco Hayez – Francesco Foscari destituito 
 Il vecchio doge, ammalato e prostrato dalla notizia, viene obbligato alle dimissioni entro otto giorni dopo aver servito la Patria per oltre trent'anni. Ma contro di lui c'era forse un odio dovuto al fatto che la sua politica economica dei prestiti forzosi per finanziare l'espansione in terraferma, aveva impoverito molte famiglie nobili potenti di Venezia. 
Comunque sia, il consiglio dei X la mattina del 23 ottobre invia tre nobili a Palazzo che gli prendono il corno dogal e gli spezzano l'anello, intimandogli di lasciare le sue stanze, pena la confisca di tutti i suoi beni. 
il monumento funebre nella chiesa di S. Maria Maggiore ai Frari
Ormai con la morte nel cuore, il vecchio si ritira nel suo palazzo di S. Barnaba e li vi chiude gli occhi il 1 novembre. Tra le famiglie  a lui fedeli e che avevano appoggiato la sua politica serpeggia il malcontento: questa umiliazione pubblica doveva essergli risparmiata, data l'età e i patimenti sofferti, poi la decisione del Consiglio dei X non era stata avallata dal Gran Consiglio. 
Per tacitare gli animi, il Consiglio impone a questo punto i funerali solenni che la moglie invece voleva rifiutare, ma i Dieci all'umiliazione aggiungono la prepotenza.  La salma viene esposta per tre giorni in pompa magna e poi portata in processione per Venezia, seguita dal neo doge che ancora indossava gli abiti senatoriali. 
funerali solenni del Doge
Ma il comportamento prepotente del Consiglio dei X non passerà senza censura pubblica: il Maggior Consiglio promulgherà leggi che ne limitano i poteri accompagnate da un pubblico rimprovero. Viene ricordato che "l'eccelso Consiglio è stato creato non per provocare scandali, ma per evitare che succedano". 
Nell'Ottocento, Verdi e Byron, lungi dal sottolineare la censura e la correzione del Gran Consiglio, alimenteranno l'immagine poco corretta di una Venezia spietata e di un Consiglio dei "Dieze"  fuori controllo. Ma questa fu l'unica eccezione, che io sappia, che la storia ricordi. Il Consiglio dei X, era una istituzione fortemente plaudita e rispettata, specialmente dal popolo, che vedeva in lui una garanzia del buon operare dei governanti. 

fonte: Atlante storico della Serenissima, Giovanni Distefano ed. Sigma

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