IL MITO DI NAPOLEONE E IL SERVILISMO DEGLI INTELLETTUALI ITALIOTI

Di Paolo Granzotto

Nel Museo del Prado si può ammirare un quadro di Goya dal titolo Fusilamientos del tre de Mayo. Ritrae dei popolani condannati alla morte … una mezza dozzina di insorti sta per essere abbattuta dalle raffiche di fucileria. Uno, con le braccia alzate, in segno di resa, indossa una camicia bianca. Sullo sfondo, altri sventurati aspettano il loro turno.L’episodio si riferisce all’ordine, emesso da Gioacchino Murat il 2 maggio 1808, di catturare e giustiziare i madrileni che si erano ribellati all’Armée . La fucilazione ebbe luogo all’alba del giorno seguente, nella valle del Manzanarre. 
Protagonista del quadro è l’eroe collettivo, la massa anonima del popolo. Ecco, la domanda è questa: come mai quello spagnolo che insorse contro Napoleone, è un popolo eroico, tanto da meritarsi l’omaggio di uno dei più grandi artisti della terra? E come mai qui da noi nessuno ha riconosciuto lo stesso ideale eroico e patriottico a coloro che si opposero, a prezzo della vita, a Napoleone Bonaparte?

Credo non ci sia altra città, oltre a Milano, che possa vantare un arco trionfale eretto in omaggio a lui, e nemmeno – salvo che la Francia, va da sé – una via, una piazza, un foro a lui dedicato.Né altro popolo – sempre escludendo quello francese – indotto a coltivare, il mito di Napoleone, come coltiviamo noi.
Un mito eroico ben rappresentato dal 5 Maggio, con i suoi lampi de’ manipoli, l’onda dei cavalli, il concitato imperio e il celebre ubbidir. Ma il Mito, alimentato da storici ed intellettuali inebriati dalla cultura illuministica, di Napoleone “liberatore”, “rigeneratore del’Italia”, e dispensatore di libertà, democrazia, giustizia, progresso, virtù civili, cultura, di quella liberté, egalité, fraternité, che solo lui, non altri, poteva assicurare e garantire…..
da la prefazione a “Napoleone  e la fine di Venezia” di Francesco M. Agnoli, ed Il Cerchio
Un mito eroico ben rappresentato dal 5 Maggio, con i suoi lampi de’ manipoli, l’onda dei cavalli, il concitato imperio e il celebre ubbidir. Ma il Mito, alimentato da storici ed intellettuali inebriati dalla cultura illuministica, di Napoleone “liberatore”, “rigeneratore del’Italia”, e dispensatore di libertà, democrazia, giustizia, progresso, virtù civili, cultura, di que

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