GOETHE DESCRIVE AMMIRATO IL DOGE E IL SUO CORTEO NELLA CHIESA DI S. GIUSTINA
L'ho riletto ora: Goethe, come usava allora per tanti intellettuali nordici amanti della cultura e civiltà italiana preunitaria, ha appena iniziato il suo "Tour" famoso, da cui ricava un resoconto che diventerà un libro. Si trova a Venezia e descrive ammirato la commemorazione della vittoria di Lepanto sul Turco (oggi decisamente poco "political correct") nella chiesa di Santa Giustina a Venezia.
Canaletto, Bucintoro al Molo il giorno dell'Ascensione. |
Quando le gondole dorate, su cui sta il Doge con parte della nobiltà, approdano alla Piazzetta, e parte dei gondolieri, vistosamente abbigliati, arrancano con remi dipinti di rosso, mentre il clero e le Confraternite aspettano in piedi sulla riva ondeggiando e spingendosi, con ceri accesi infilati su pertiche e su doppieri portatili in argento, e passerelle ricoperte di tappeti vengono poi gettate a riva dalle barche,
F. Guardi, la partenza del Bucintoro |
Per me, nordico fuggitivo, questa cerimonia è stata entusiasmante.
Paolo Renier, il Doge descritto quì |
Il Doge è molto ben portante e di bella presenza; fosse anche malato, la sua dignità gli impone di starsene così dritto sotto la sua pesante cappa. Quanto al resto sembra un po' il nonnino di tutta la sua gente, è molto affabile e simpatico; l'abbigliamento gli si confà, e non stona la cuffietta sotto il berretto, posata com'è, su una chioma argentea e luminosa.
Quanto ai nobili del corteo...
...visi prominenti, carnagioni bianche e morbide, ma senza nulla di flaccido. Al contrario, molto svegli d'aspetto, rilassati, tranquilli, sicuri di sé; agio nell'essitere e un senso di letizia generale.
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