VENEZIA SOFFOCO' LO SVILUPPO DELLA TERRAFERMA? LA LEGGENDA NERA.

Rispondeva all'affermazione, di tanto in tanto ripescata dai detrattori di San Marco, Alvise Zorzi, in questa maniera:

Che poi, Venezia soffocasse a proprio vantaggio le attività industriali della Terraferma (è uno degli argomenti prediletti della polemica anti-veneziana), rimane da dimostrare.

Tanto per fare qualche esempio, Brescia e il suo territorio continuarono ad essere uno dei centri più prestigiosi dell'industria europea delle armi, anche dopo la loro annessione nello stato veneto, e l'industria tessile, che aveva disertato la capitale, si sviluppava invece notevolmente proprio in Terraferma, dove, nell'ultimo secolo di vita della Repubblica, nascevano per libera iniziativa i lanifici di Schio.

Non è possibile imputare a Venezia le crisi che, verso la fine del secolo, colpirono le industrie del veneto e della Lombardia veneziana. Bisogna, piuttosto, pensare alla concorrenza austriaca e alla decadenza generica di tutta l'economia veneziana, di cui la vittima principale era proprio la capitale.

A vantaggio degli operai colpiti in pieno dalla crisi, anche nel pieno della decadenza dell'ultimo secolo, operava il sistema assistenziale veneziano, meno efficiente, forse, nella terraferma.

Nicolò Tron in pra' dea Vae  a Padova
Ndr. Il più grande precursore dell'industria tessile vicentina fu il nobile Nicolò Tron, che importò dall'Inghilterra nuove tecniche e macchinari, aprendo addirittura i suoi opifici perché altri potessere copiare i nuovi metodi i produzione. Schio industriale nasce così. 

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