APPARTENGO ALLA NAZIONE VENETA, L'ORGOGLIO DI CANOVA, PUR DOPO LA ROVINA

la Venere Italica
Di "Anomimo veneziano"

Appartengo a quella Nazione: parola di Antonio Canova

Il famoso scultore Canova, nato nel 1757 a Possagno ameno paese della pedemontana veneta, è conosciuto ai più probabilmente per opere quali le Tre Grazie e per il Tempio che si staglia sopra il suo paese nativo. 

Considerato il massimo esponente del Neoclassicismo ricevette incarichi da committenti di tutta Europa, affascinati dalla bellezza classica ma viva delle sue sculture. 

Quando Napoleone invase il Granducato di Toscana ed asportò l'antica Venere de' Medici, Canova scolpì una nuova opera, la Venere Italica che suscito enorme ammirazione del pubblico. 

La statua fu esposta a Palazzo Pitti, ma Canova disse ai Toscani che preferiva installarla nella sezione dedicata alla scuola veneziana: «Gradirei infinitamente che fosse collocata nelle camere della scuola veneziana, sì perché io appartengo a quella Nazione, come pure perché mi pare che avesse un buon lume...» (in Sgarbozza 2006:306). 

Allarga il cuore sapere che un grande scultore veneto nonostante la fama internazionale manteneva chiara e tranquilla la consapevolezza della propria nazione, la stessa di Venezia.


Tratto da : Sgarbozza I. (2006) “Alle origini della Pinacoteca Vaticana “

(http://www.academia.edu/3207092/Alle_origini_della_Pinacoteca_Vaticana._Il_dibattito_sulla_musealizzazione_dei_dipinti_restituiti_allo_Stato_Pontificio_dal_Mus%C3%A9e_Napol%C3%A9on )

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