LA FESTA "DEA SUCA" O "LUMAZZA" AL POSTO DI "HALLOWEEN"
Me mete un po' de tristezza.... vedere come una festa della tradizione popolare veneta, vecchia di almeno 3000 anni ( ve rendìo conto?) sia stata risucchiata dalla cartapesta di Halloween importata dalla cultura globalizzante anglosassone.
Chi ha i capelli bianchi, o solo grigi, magari si ricorda la tradizione della zucca - suca - vuota con la bocca sdentata un foro per il naso, e due per le orbite. Ricordava un teschio sorridente, niente di lugubre, eh... Si metteva sulle finestre, la notte della commemorazione dei defunti e in questa maniera ci si collegava alle Feste dei paleo Veneti (mica lo sapevamo, ma era proprio così... ) ai riti funebri che in quel giorno venivano celebrati, per propiziarci il mondo degli Inferi.
necropoli veneta di Mel Bl |
Questi riti erano comuni anche ai vicini Celti, gli antenati degli attuali anglosassoni, ed è per quello che ora loro hanno Halloween mentre noi abbiamo dimenticato, nel giro di un paio di generazioni, la nostra Festa della "suca" o "Lumazza" (nel senso di Lume tremolante, spiega Eraldo Barcaro in un altro articolo, che potete leggere qua : http://www.xoventu.org/halloween-veneto/.
Purtroppo ora pare domini la cartapesta di Halloween di zucche alla finestra ne vediamo ben poche.. ed è come mettere in tavola un barattolo di Coca Cola, al posto del vin "raboso" o "grinton". Come nonni, come genitori, riproponete le belle zucche e ricordate ai nostri bimbi che quello è IL NOSTRO modo per ricordare i parenti che non sono più tra i vivi.
In molte case del Veneto rurale, si faceva il pranzo tenendo un posto libero per l'ultima persona scomparsa.
A Noventa di Padova, in particolare, si usa da tempo immemore, in questo periodo, fare una Sagra, la nonna materna Lucia, ivi residente negli anni '50, ci preparava l'oca, ingrassata per tutta la stagione precedente, anche con le erbette acquatiche che andavamo a raccogliere sulla superficie dei fossi.
Anche questo era un rito ancestrale, il sacrificio dell'anatra, un animale sacro, che compare tra le braccia di una defunta in una stele venetica, poiché esso collegava ai tre elementi dell'Universo: terra, acqua, cielo, frequentandoli tutti.
E probabilmente, come nonna Lucia, i "Venetkens" le ingrassavano d'estate per consumarle nei banchetti sacri all'inizio dell'autunno. Così ci si collegava al mondo delle Ombre, chiedendone la protezione.
Che bello poter ritornare alle nostre tradizioni !!!!
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