Schio. “Onore alla Serenissima”: gli indipendentisti veneti chiedono un leone di San Marco

“Schio deve avere un Leone di San Marco e siamo pure disposti a pagarcelo”. La richiesta al sindaco Valter Orsi arriva dagli indipendentisti veneti di ‘Siamo Veneto Indipendenza’ di Schio, che alla vigilia del 22 ottobre, anniversario dell’annessione della regione al regno d’Italia, chiede al primo cittadino una ‘prova d’amore’ nei confronti del Veneto.

Un leone di San Marco vero, che ora a Schio non c’è da nessuna parte, per testimoniare che anche Schio si sente figlia della Serenissima Repubblica di Venezia.


“Non più tardi di sabato scorso, nella biblioteca di Schio c’è stata la presentazione del libro di Ettore Beggiato ‘1866 La grande truffa’ – spiegano da Siamo Veneto Indipendenza (Svi) – Erano presenti anche il sindaco Valter Orsi e l’assessore alla Cultura Roberto Polga. Durante la presentazione e i saluti finali, il sindaco Orsi non ha mancato di ribadire la sua convinta appartenenza al Veneto, regione che lo ha adottato trent’anni fa, e ha sottolineato il suo apprezzamento per l’identità veneta sia storica che nell’ambizione indipendentista”.

Non è un caso che il desiderio di Svi si manifesti proprio a ridosso del 22 ottobre, data in cui, nelle città del Veneto che hanno un leone di San Marco, viene deposta una corona di fiori a simboleggiare il malcontento dell’annessione al regno d’Italia, avvenuto nel 1866 con un plebiscito, che da molti viene definito una truffa.

Spiegano i membri di Svi: “Considerato che il 22 Ottobre in tutte le città del Veneto che hanno a disposizione un Leone Marciano viene depositato un mazzo di fiori per ricordare quanto è successo 150 anni fa, il 22 ottobre 1866, quando con un ‘plebiscito truffa’ il Veneto fu annesso al Regno d’Italia dei Savoia, chiediamo che il sindaco si impegni a trovare uno spazio idoneo dove collocare un Leone Marciano degno della città di Schio, dove poter ribadire ogni anno ‘Siamo ancora Veneti’. Nel caso il comune non avesse, o per ragioni di bilancio non potesse destinare le risorse finanziare all’opera, saremmo disposti a trovare noi il danaro necessario per posizionare il leone di San Marco a Schio”.

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