LEPANTO, NON SOLO LA MADONNA DEL ROSARIO, MA ANCHE SANTA GIUSTINA

Riprendo questo bel post di Paolo Francis Quirini

7 ottobre, SANTA GIUSTINA.
In questo giorno del 1571, nel golfo di PATRASSO la flotta della Lega Santa sconfisse quella ottomana grazie all'imponente utilizzo delle galee veneziane, schierato al "Corno Sinistro" sotto il comando di Agostino Barbarigo, e l'impiego di sei "Galeazze", le prime "Corazzate del mare", agli ordini dell'ammiraglio Duodo.
Questo micidiale scontro è passato alla storia come "La BATTAGLIA DI LEPANTO", dal nome che i veneziani diedero al porto fortificato di Nafpaktos dove la flotta ottomana aveva il suo ricovero prima della battaglia.
A Santa Giustina è dedicato una prestigiosa basilica in Pra' della Valle a Padova ed a lei, in ricordo della protezione che diede, nel giorno a lei dedicato, allo schieramento cristiano che era formato per lo più da galee agli ordini di comandanti Veneziani, la Serenissima Repubblica diede l'onore di essere compatrona di Venezia, coniando anche una moneta, una "Osella" con la sua effige chiamata "Giustina", oggi molto ricercata dai numismatici.
NdR
Il dipinto è di Angelo detto "il Moretto" Anche il soggetto del dipinto ha conosciuto un'articolata vicenda critica. Da un'intepretazione mondana, legata ad Alfonso I duca di Ferrara e alla sua amata Laura Danti, si è passati alla corretta identificazione della figura femminile, pur priva di aureola, in S. Giustina, con gli attributi del liocorno, simbolo della verginità, e della palma, simbolo del martirio. Il personaggio inginocchiato va riconosciuto come un devoto committente, del quale è difficile desumere l'identità a partire dai dati interni all'opera.

Commenti

  1. Il 7 ottobre dell’anno 304 è il giorno del martirio di Santa Giustina. Mentre la celebre nobildonna veneta si trova a Padova, sua Patria, vi sopraggiunge il crudele imperatore Massimiano, che aveva fatto istituire un tribunale in Campo Marzio per giustiziare i credenti. Giustina, mentre si affretta a visitare i servi di Dio, è sorpresa dai soldati romani presso Pontecorvo e portata al cospetto di Massimiano. L’ imperatore rivolge una serie di domande irrispettose circa la sua fede cristiana e la sollecita con minacce a sacrificare al grande dio Marte. Di fronte alla costanza e alla saldezza della sua fede in Cristo, il crudele imperatore, pieno d’ira, emana la sentenza: “Giustina afferma di rimanere vincolata alla religione cristiana e non intende obbedire alle nostre ingiunzioni, comandiamo pertanto che sia uccisa di spada”. Ciò udendo, la beata Giustina ribatte: “Ti rendo grazie, Signore Gesù Cristo, che ti sei degnato di ascrivere nel tuo libro la tua martire. (…) accogli la tua ancella nel grembo tuo, tu che siedi nel trono, mia luce, perla preziosa, che sempre ho amato”. Al termine della preghiera, mentre la santa tiene le ginocchia piegate a terra, il manigoldo le immerge la spada nel fianco. Così trafitta, serenamente spira, appena il tempo di farsi il segno della santa croce. I Cristiani e i Padovani, impressionati dall’ardore dalla sua passione, depongono il suo corpo nel cimitero appena fuori Padova, dove attualmente sorge l’Abbazia (dal Passio S. Justinae Virginis et Martiris, sec.VI). Santa Giustina riveste un ruolo centrale nella conversione generale dei Veneti al Cristianesimo.

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  2. E ora un fatto straordinario. La città-fortezza di Palmanova fu fondata in una precisa data di nascita: il 7 ottobre 1593.
    Tale data fu scelta dalle magistrature della Repubblica Veneta in quanto ricordava due eventi importanti nella storia della repubblica, il primo, di carattere religioso, era la ricorrenza di Santa Giustina, che sarà Patrona della nuova città, mentre il secondo è di carattere patriottico: l’anniversario della vittoria di Lepanto sui Turchi il 7 ottobre 1571. http://www.palmanova.it/palmanova_storia.php

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