LUDOVICO, IL VICENTINO CHE INVENTO' IL CORSIVO

Tra i tanti geni che la nostra terra ha prodotto, pochi conoscono ed apprezzano Ludovico degli Arrighi, nato a Cornedo Vicentino, che perfezionò come tipografo i caratteri di un corsivo che ancora oggi adoperiamo IN TUTTO IL MONDO. Ne parliamo ora perché è andata all'asta una sua opera cinquecentesca con un certo clamore dei mass media.  Riportiamo l'articolo del giornale ma altre notizie riguardanti l'illustre veneto le trovate anche in Wikipedia.
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Ludovico degli Arrighi, nome umanistico Ludovicus Vicentinus, e anche Ludovicus Henricus Vincentinus (Cornedo Vicentino, circa 1475 – 1527 ?), è stato un incisore, tipografo e copista italiano specialista in diverse arti grafiche: dalla calligrafia, all'incisione di tipi di carattere, dalla tipografia, alla stampa a caratteri mobili.

=E' finita tra gli scaffali di un collezionista americano una delle più rare opere della calligrafia italiana, recentemente battuta all'asta a Roma. Si tratta de "l'operina di Ludovico Vicentino, il modo et regola di scrivere littera cursiva ovver cancelleresca" stampato a Roma nel 1522.

L'autore è Ludovico degli Arrighi, detto il Vicentino, grande maestro calligrafo del Rinascimento, per molti anni scrivano di brevi papali e poi stampatore. Era nato a Cornedo Vicentino, nel 1455 circa. Divenne amico e collaboratore di gian Giorgio Trissino la cui famiglia era feudataria del paese, e per suo intervento andò ad operare a Roma quale calligrafo papale.

L'operina di Ludovico è il primo trattato calligrafico che sviluppa la regola cosidetta corsiva, in pratica quello che usiamo ancora oggi. La prima parte sviluppa "il modo et regula di scrivere littera corsiva" la seconda parla del "modo de temperare le penne con le varie sorte de littere" portando esempi di scrittura mercantesca veneziana, notarile, per "brevi e privilegi", di iniziali, di gotico fiorito. .
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L'attività tipografica di Ludovico, intorno agli anni 20 del Cinquecento, si svolge a Roma, [....] Nell'operina il Vicentino mira ad insegnare una scrittura che non sia esclusiva dei professionisti; egli perciò la rende più semplice sviluppando con eleganza ed in maniera omogenea i tratti, riducendo il corpo delle lettere. Con altrettant aeleganza seppe tradurre la sua cancelleresca in caratteri tipografici donando notevole impulso all'arte della stampa; per l'amico Gian Giacomo Trissino curò numerose opere disegnando alcune serie adi caratteri appositamente per lui, tra cui la famosa "Epistola delle lettere aggiunte nella lingua italiana" nel 1524 con la quale il Trissino introduceva la differenziazione grafica tra U e V e tra I e J (CHE ANCORA ESISTE)
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Il Trissino, innovatore della lingua italiana, stampò tutte le sue opere con il corsivo dell'amico Ludovico, del quale ne fece l'elogio. [....] La scrittura corsiva di Ludovico degli Arrighi, di Cornedo Vicentino, fu una invenzione rivoluzionaria, cambiò il modo di scrivere e stampare. Praticamente è all'origine di tuti i corsivi in uso oggi nei paesi occidentali. E' considerato uno dei contributi più significativi del Rinascimento italiano alla cultura e civiltà europea.

Emilio Garon 


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