SAPPADA TORNA IN FRIULI, GRANDE GIOIA DI DON FLORIANO

Riporto l'opinione in merito dell'amico Don Floriano Pellegrini, che credo ci aiuti a chiarire bene e in maniera definitiva le ragioni storiche del "trasloco". "Date a Cesare quel che è di Cesare" mi verrebbe da chiosare. 


Coi, mercoledì 22 novembre 2017

Grande gioia per l’approvazione della legge per il passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli

Qualcuno si chiederà perché provi grande gioia, abitando in Val di Zoldo, che Sappada torni amministrativamente (moralmente e culturalmente lo è sempre stata) in Friuli. È presto detto: ogni giorno dalla finestra di casa vedo il punto esatto in cui, a nord del Civetta, ancora i Romani di duemila anni fa incisero nella roccia i confini tra Friuli e Belluno (Veneto). So fin da bambino che, abitando sul lato nord-est del Maè sono dalla parte della Carnia e del Friuli, mentre il lato sud-ovest del torrente Maè fa parte del territorio di Cividale di Belluno, come si diceva, e dal cui nome forse deriva quello del monte Civetta.

Per questo ho sempre detto che la provincia di Belluno è un assurdo storico, una realtà amministrativa inventata da persone per me inqualificabili dell’Ottocento e, infine, durante il fascismo, accresciuta con l’annessione arbitraria dei tre comuni tirolesi di Fodom, Colle Santa Lucia e Cortina d’Ampezzo.
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Belluno s’è sempre spacciata per provincia montana, ma non lo è. Quel che ha di veramente montano appartiene alle Terre Alte e le Terre Alte, non solo Sappada, non hanno nulla a che fare con Belluno. Belluno potrebbe benissimo far provincia con Vittorio Veneto e lasciare in pace tutte le Terre Alte, che andremmo per la nostra strada senza tanto piangere.
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Non nascondo, infine, che nelle ultime settimane mi sono vergognato, sul serio, di essere veneto e di essere costretto a dirmi bellunese: come era possibile usare tanta cattiveria, ammantata di zelo per la legalità, al fine di impedire ad una piccola comunità di riunirsi alla sua Comunità storica? Quanta ipocrisia, quanto egoismo collettivo! Prego Dio di non incontrare mai, per il resto della mia vita, persone come Ciambetti, De Menech e gli altri che hanno lavorato contro Sappada! Mandi!

Don Floriano Pellegrini
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