I VENETI NON HAN BISOGNO DEI CONSIGLI DEL SIG. ROSSIGNOLI
Un formidabile Don Floriano Pellegrini da Val di Zoldo (Bl)
Su un quotidiano odierno il sig. Ennio Rossignoli dà ai Veneti alcuni suggerimenti su cosa dovrebbero fare per non cadere – dice –in una perifericità fallimentare e muoversi secondo una cultura dell’”unità complessa”; e soprattutto non lasciarsi trascinare in avventure istituzionali che certi entusiasmi referendari hanno sconsideratamente invocato. Al di là di parole e frasi così complesse, vuol dire una sola cosa sola: Veneti, fermatevi, desistete dalla speranza e dall’impegno di dare al vostro Popolo la forma istituzionale di uno Stato indipendente!
Il commento è inevitabile: sono parole tra l’irritante l’inutile. Se lui vuol essere italiano, lo sia, ci sono altri che la pensano come lui, fingendo di non sapere che l’Italia è nata con la violenza, l’inganno e senza basi storiche unitarie. Se c’è un’unità è solo politica, imposta dall’alto. Noi Veneti, invece, abbiamo dalla nostra la storia e non vogliamo rinunciare alla nostra identità; sappiamo benissimo il traguardo da raggiungere e non ci servono parole e frasi complesse per esprimerlo: vogliamo l’indipendenza e, pur dovendo avere pazienza e affrontare qualche sacrificio, prima o poi la otterremo; con buona pace, o non pace (non è affar nostro), dei suggeritori non interpellati.
Don Floriano Pellegrini
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Su un quotidiano odierno il sig. Ennio Rossignoli dà ai Veneti alcuni suggerimenti su cosa dovrebbero fare per non cadere – dice –in una perifericità fallimentare e muoversi secondo una cultura dell’”unità complessa”; e soprattutto non lasciarsi trascinare in avventure istituzionali che certi entusiasmi referendari hanno sconsideratamente invocato. Al di là di parole e frasi così complesse, vuol dire una sola cosa sola: Veneti, fermatevi, desistete dalla speranza e dall’impegno di dare al vostro Popolo la forma istituzionale di uno Stato indipendente!
Il commento è inevitabile: sono parole tra l’irritante l’inutile. Se lui vuol essere italiano, lo sia, ci sono altri che la pensano come lui, fingendo di non sapere che l’Italia è nata con la violenza, l’inganno e senza basi storiche unitarie. Se c’è un’unità è solo politica, imposta dall’alto. Noi Veneti, invece, abbiamo dalla nostra la storia e non vogliamo rinunciare alla nostra identità; sappiamo benissimo il traguardo da raggiungere e non ci servono parole e frasi complesse per esprimerlo: vogliamo l’indipendenza e, pur dovendo avere pazienza e affrontare qualche sacrificio, prima o poi la otterremo; con buona pace, o non pace (non è affar nostro), dei suggeritori non interpellati.
Don Floriano Pellegrini
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Don Floriano Pellegrini, con tutto il rispetto per il suo pensiero, afferma che i veneti hanno dalla loro parte la storia millenaria e che non vogliono rinunciare alla propria identità.
RispondiEliminaNon condivido perché secondo i risultati del referendum e dell'indagine della MPS Marketing la maggioranza dei Veneti di Venezia non vogliono l'indipendenza e glielo spiego io il perché: el foresto porta tanti schei, masa e per pochi.
Come spiega la scelta dei Bellunesi che vogliono l'indipendenza tout court, nonostante il turismo abbia portato un benessere diffuso che 50 anni fa se lo sognavano?
Come spiega invece il voto (alta percentuale di assenti) o meglio non voto dei veneti originari del centro-sud Italia?
Come spiega l'alto livello dei votanti originari di paesi stranieri?