LE BANDIERE DELL'ESERCITO VENETO

Di Dan Morel Danilovich

Le Bandiere

Ricostruire le Bandiere in dotazione all’esercito della Serenissima non è una cosa facile, per l’assenza di regolamenti e d’iconografie. Verso l’anno 828 viene dipinto, sulle Bandiere Veneziane, l’immagine di San Marco non ancora in forma leonina, disegno adottato verso la fine del 1200, ma è solo verso la fine del 1300, che iniziamo a trovarle nella forma attuale.
Le Bandiere Colonnelle più antiche conosciute sono due, databili 1669 e 1701, rispettivamente del Reggimento tedesco Burhen, conservata al museo Kriegsarchiv di Monaco di Baviera, mentre la seconda, del Reggimento Michiel, è conservata al Museo Storico d’Atene.
La Bandiera del Reggimento Burhen è di colore azzurro chiaro, colore che si ripete spesso nelle Bandiere dei Reggimenti tedeschi, avvolta ad un asta dipinta a strisce spirali bianche ed azzurre. Entrambe di forma quadrata di circa 2 metri per 2; quella del Reggimento Michiel, consiste in un drappo di seta bianca ornata da una sottile bordatura di cordoncino d’argento applicato lungo i lati
1 bandiera rgt fanteria alemanna ùùùOtting 2 Fanteria alemanna Waldek 3 fanteria italiana dal quadro di  S. Zerbini 4 Fanteria alemanna Waldek 5 Fanteria Oltremarina col. Scuttari 6 fanteria Oltremarina col. Medin 
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L’Insegna reca al centro il leone alato e rampante d’oro, con la testa posta a fronte, una la fascia azzurra simboleggiante il mare ondoso e il monte al naturale su cui appoggia lo scudo con corona della famiglia Michiel, il leone stringe nella zampa anteriore destra la croce d’oro e poggia la sinistra sulla corona dello scudo. Nell’angolo in alto a destra vi è un personaggio vestito d’azzurro avvolto in un un mantello. Verso la metà del XVIII° secolo, gli stendardi assunsero un aspetto più standardizzato, solo la Bandiera Colonnella era di colore bianco mentre tutte le altre erano di colore azzurro chiaro, con il leone di San Marco dipinto in oro, con libro aperto e la croce. Un’altra Bandiera che vogliamo ricordare e quella del Battaglione Parma , arruolato nel 1715 e posto al comando del Tenente piacentino G.B. Chiesa; il reparto partecipò in maniera cruciale alla vittoriosa difesa dell’isola di Corfù assediata dagli ottomani, ritornò in Patria solo sul finire del 1719. L’insegna di colore turchino, bordata di galloncino dorato e ornata con il Leone di San Marco con spada, agli angoli del drappo vi erano dei gigli d’oro, simbolo della casa Farnense che aveva arruolato il Reggimento.

Verso la metà del 1780 il drappo venne diviso in quadrati, ne è primo esempio la Bandiera della Milizia Cittadina di Pieve di Cadore, conservata presso il Museo Civico di quella città. Divisa in quatto quarti rispettivamente di colore bianco, azzurro, rosso e giallo, ha un leone andante verso sinistra, posto sul primo quarto, reggente una croce e lo stemma della città.

La documentazione più importante e dettagliata sulle insegne Venete è quella dei Reggimenti Oltremarini, rintracciabile presso l’archivio di Stato di Venezia sotto il nome di “Carte Bubich”. La documentazione tratta di tutto quello che riguarda l’uniforme, i distintivi e le Bandiere; “ …li stendardi saranno di setta inquadrati celeste e bianco con San Marco con la spada in mano, lanzeta21 dorata e fiochi corrispondenti senza altra arma…” (Reggimento Scuttari). “ le bandiere del Reggimento saranno tutte di proporzionata grandezza …tutte saranno di setta in quarti bianche e cremisi uno contro l’altro, ed in mezzo della Bandiera ci sarà San Marco con la spada…. tutte le lanze della bandiere avranno una lanzeta di metal giallo ed il suo cordone con due fiocchi che pendono saranno di seta e cremi si….le bandiere di Reggimento sono Insegne, e che esigono i corrispondenti Onori…” (Reggimento Barbarich).

L’importante documentazione ci permette anche di tracciare quali fossero gli accessori: le aste erano di legno al naturale con una lunghezza di tre metri e mezzo, le frecce in metallo dorato, ed i cordoni con i fiocchi erano realizzati in seta riproponenti i colori della Bandiera.

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