PALAZZO DOGAL: LA MERAVIGLIOSA SALA DEL PIEN COLLEGIO
SALA DEL COLLEGIO
Il Collegio, o Pien Collegio, riuniva i Savi e la Signoria, organi distinti ed autonomi. I primi si dividevano in Savi del Consiglio, che si occupavano soprattutto di politica estera, Savi di Terraferma, competenti sulle questioni inerenti i territori fuori della laguna, e Savi agli Ordini, che sovrintendevano alle materie marittime. La Signoria era composta dai tre capi della Quarantia e dal Minor Consiglio, formato dal doge e da sei consiglieri, uno per ogni sestiere. Questa interrelazione tra diverse cariche era uno dei segreti della costituzione veneziana, che fu in grado di garantire per secoli da un lato gli equilibri istituzionali, dall’altro la pace sociale e fu oggetto di ammirazione delle principali potenze europee. I compiti del Collegio erano soprattutto quelli di predisporre e coordinare i lavori del Senato, leggendo i dispacci degli ambasciatori e dei rettori, ricevendo le delegazioni straniere e promuovendo l’attività legislativa e politica
.
L’occasione del secondo ciclo di pitture di Paolo Veronese al Palazzo Ducale è conseguente all’incendio che nel maggio del 1574 distrugge una parte delle sale del secondo piano. Si tratta del soffitto della monumentale sala del Collegio: questa, così come quelle contigue, venne ricomposta dopo l’incendio su disegno di Andrea Palladio e risulta, pur nel suo fasto inevitabile e dichiarato, vista l’importanza del luogo nella liturgia del potere e delle sue manifestazioni, di grande equilibrio. Veronese vi lavora dall’estate del 1576 e per tutto l’anno successivo e oltre, così che nel corso del 1578 il complesso risultava terminato, costituito in tutto da 17 scene più 4 tele ottagonali con iscrizioni latine.
FONTE http://chiviaggiaimpara.blogspot.it/p/venezia-palazzo-ducale-capolavoro_4.html
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