LA PITTURA VENETA CHE NON MUORE CON VENEZIA: ALESSANDRO MILESI


Alessandro Milesi Nato il 29 aprile 1856 a Venezia, dove morì il 29 ottobre 1945. Frequentò l’Accademia di Venezia, poi fu per due anni a Verona, nello studio di Napoleone Nani, che lo aiutò anche finanziariamente. Nel 1878 si recò a Trieste, dove trascorse un anno di dura lotta per l’esistenza.


Esordì nel 1881 all’Esposizione di Milano, con Nonno offre e Venditrice di zucche. Poi espose, ancora a Milano, Le perlaie nel 1883; a Venezia, nel 1887, Un traghetto a Venezia e Vorla montar?; nel 1895, Fabbricatori di penitenze, e da allora in tutte le Biennali di quella città; Pope, ora nella Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze; Uno sposalizio a Venezia, ora nella Galleria d’Arte Moderna di Roma con La colazione del gondoliere
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Nel 1903 iniziò una nuova attività; l’imitatore del Favretto che si era fatto ammirare per i gustosi quadri di genere, nei quali aveva sempre più dimostrato l’affinarsi della sua tavolozza e il progressivo acquisto di una delicata e personale individualità artistica, divenne ritrattista. Si citano i ritratti più noti, tutti passati per le esposizioni della Biennale veneziana: Il conte Giuseppe Volpi; Riccardo Selvatico; Cav. Attilio Marzollo; Sen. Pacifico Ceresa; signor Maggioni; La madre del pittore; S.S. Pio X; Giosuè Carducci, quadro notissimo, esposto nel 1905 e poi nel 1907, dopo la morte del poeta
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L’attività del Milesi non conobbe più soste: egli ritrasse ancora Barbara Marchisio; S.E. Luigi Luzzatti; Ceccardo Roccatagliata-Ceccardi; Silvio Zambaldi; sua figlia Lina Becker; la signora Antonietta Bazzoni; la signora Linda Fradeletto; Antonio Fradeletto; Emma Gramatica; Virgilio Brocchi; Marta Abba; S.E. Giovanni Giuriati
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Né abbandonò per questo il quadro di genere, che lo fece conoscere, e ad esso tornò sovente come in: La regata; Gli scaricatori del sale; La «dosa»; La Modela; Nineta; Al «Florian» del ‘700; Comitiva gioconda; La nuova generazione; Amori veci; Primi amori; Papà lontano; Bau…sette; El bocolo de San Marco. Nel 1912 si tenne a Venezia una mostra individuale nella quale figurarono trentotto sue opere: fra esse, La barca del papà e il Ritratto del senatore Molmenti si trovano nella Galleria d’Arte Moderna di Milano.

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