IL 25 APRILE, SAN MARCO, FESTA DEI VENETI E DEL TRIVENETO
Una veloce ripassata sulla ricorrenza a noi veneti tanto cara: che coincida con la festa della liberazione dal nazifascismo non significa che l'abbia inventata l'Italia. Era già nel calendario religioso da tempo immemorabile, e festeggiata con processioni solenni in tutto lo stato veneto, e non solo a Venezia, dove si ricordavano anche altre due date: il 31 gennaio (il giorno della traslazione del corpo) e il 25 giugno giorno in cui nel 1094 il Doge Vitale Falier riscoprì la reliquia del corpo nella basilica marciana.
E' una festa dei veneti tutti (nel senso lato, degli ex sudditi della Serenissima) in quanto evangelizzati da San Marco quando ancora Venezia non esisteva e non solo dei "amissi venessiani"; quanto fosse sentito il culto lo testimoniano le innumerevoli vie, strade, piazze, intitolate al santo patrono in tutto il Triveneto e oltremare. Quindi, se il 25 aprile ci recheremo in piazza, muniti di gonfaloni sarà perché tra Veneti e Veneziani in quelle ore, vi è una piena fraternità e siamo tutti "fioi de San Marco". Se qualche veneziano storce il naso, vuol dire che l'Italia è riuscita a cancellare la memoria storica che lui dovrebbe difendere come noi veneti dell'entroterra.
Diverso è il discorso per al tradizione, tipicamente veneziana e anche mestrina, della festa del "bocolo", abbinata al 25 aprile. Si dona un boccolo alla propria amata, ricordando la leggenda dell'amore contrastato del giullare Tancredi con la nobile veneziana Maria Partecipazio. Le diverse condizioni sociali non permettevano il matrimonio, e Tancredi partì per la Spagna per partecipare alla guerra contro i Mori e guadagnare sul campo il titolo di nobile che gli mancava.
Egli però cadde in battaglia, ferito a morte bagnò col suo sangue un rosaio fiorito. Prima di spirare diede un "bocolo" a un suo compagno, perché lo portasse alla sua amata. Così egli fece tornando in Patria e Maria se lo strinse al petto il giorno prima di San Marco. La notte stessa morì di struggimento e fu trovata la mattina col fiore tra le mani .
Da allora gli amanti veneziani usano il "bocolo" come pegno d'amore.
E' una festa dei veneti tutti (nel senso lato, degli ex sudditi della Serenissima) in quanto evangelizzati da San Marco quando ancora Venezia non esisteva e non solo dei "amissi venessiani"; quanto fosse sentito il culto lo testimoniano le innumerevoli vie, strade, piazze, intitolate al santo patrono in tutto il Triveneto e oltremare. Quindi, se il 25 aprile ci recheremo in piazza, muniti di gonfaloni sarà perché tra Veneti e Veneziani in quelle ore, vi è una piena fraternità e siamo tutti "fioi de San Marco". Se qualche veneziano storce il naso, vuol dire che l'Italia è riuscita a cancellare la memoria storica che lui dovrebbe difendere come noi veneti dell'entroterra.
Diverso è il discorso per al tradizione, tipicamente veneziana e anche mestrina, della festa del "bocolo", abbinata al 25 aprile. Si dona un boccolo alla propria amata, ricordando la leggenda dell'amore contrastato del giullare Tancredi con la nobile veneziana Maria Partecipazio. Le diverse condizioni sociali non permettevano il matrimonio, e Tancredi partì per la Spagna per partecipare alla guerra contro i Mori e guadagnare sul campo il titolo di nobile che gli mancava.
Egli però cadde in battaglia, ferito a morte bagnò col suo sangue un rosaio fiorito. Prima di spirare diede un "bocolo" a un suo compagno, perché lo portasse alla sua amata. Così egli fece tornando in Patria e Maria se lo strinse al petto il giorno prima di San Marco. La notte stessa morì di struggimento e fu trovata la mattina col fiore tra le mani .
Da allora gli amanti veneziani usano il "bocolo" come pegno d'amore.
LA LEGA OSTACOLA L' AUTODETRMINAZIONE DEL VENETO !!
RispondiEliminaLa convention, sull’Autodeterminazione, si terrà il 29 aprile 2017
dalle ore 10,30, presso Best western hotel San Bonifacio VR
-Programma:
Presentazione Confederazione Intergruppi
Presentazione Progetto autodeterminazione
Presentazione gruppi
Domande dal pubblico.
Va premesso, che, la lega vuole che, si parli, solo, di autonomia, per tale motivo, la convention, surriferita, programmata il 18/3 scorso, è stata annullata, in quanto, hanno bloccato il Teatro Comunale di Limena (PD)
http://mlnv.org/…/pietro-bazzo-friuli-e-trieste-autonomia-…/;