L'ITALIANISTA RAFFAELE ZANON, SPIEGA CHE IL REFERENDUM 1866 NON FU TRUFFA.

Anche nel Veneto vi è una robusta minoranza di ascari, che nega quello che per ogni storico serio è evidenza: l'annessione al Regno di Sardegna del resto dell'Italia, attaverso plebisciti truffa. Ma l'anno scorso mi è capitata una perla di un "italianista" a cui ho dedicato un po' di spazio.

destra.it/quel-plebiscito-fu-autentica-innovazionedalla-repubblica-venezia-ai-fratelli-bandiera/

Con la posta della mattina mi arriva questa perla, l'ennesima, dove il sig. Raffaele Zanon, della destra italiana, ci spiega che un referendum con i carabinieri che portavano a votare gli aventi diritto a cabine aperte, e con il conseguente risultato (sicuramente manipolato) del "SI" al 99,9 per % fu assolutamente regolare.
Qui non ho gli emoticon adatti, ma ci vorrebbe il pupazzo che si tiene la pancia dal ridere. Anzi ne ho trovato uno. Ora lo metto:

L'annessione centralista  era il contrario a quanto chiedeva la storia millenaria dell'Italia.
In realtà fu una farsa, la fotocopia di quanto era accaduto nel resto dell'Italia invasa pochi anni prima. Ci hanno scritto su persino gli autori della burletta, vantandosene,  e il libro dell'amico Ettore Beggiato, criticato dal Zanon senza alcun fondamento, si basa anche su memoriali e lettere scritti e trasmessi ai posteri da questi signori.
Quanto alle élites (di questo si trattò, la massa dei veneti fu prima indifferente, poi con la miseria nera che portò l'annessione, apertamente ostile)  che furono gli artefici dell'annessione, molti di essi, lo ammette lo stesso Zanon, erano federalisti, tra cui lo stesso Manin, che però si rendeva conto che non vi era altra strada che cercare di unire i popoli italiani in un unico progetto, ma in chiave federalista, come ho detto sopra, mentre  quanto avvenne con l'unità savoiarda fu solo un ingrandimento in chiave annessionista.
fu acclamato dai veneziani come continuatore della repubblica veneta, osteggiata dai piemontesi

Manin fu un grande veneziano, un grande veneto e mi spiace molto che certo "venetismo" che affianco all'italianismo del sig. Zanon non riesca a capirne la grande figura.  Tanto che allo scempio dell'unità centralista piemontese, egli preferì l'esilio londinese, dove morì in miseria. 

E alla fine la morale vera è questa: destra e sinistra sono cose che non dovrebbero riguardare il movimento indipendentista veneto, mi pare non ci sia altro da aggiungere.


Rimetto il link con l'articolo del buontempone, ma è anche sopra:

 http://www.destra.it/quel-plebiscito-fu-autentica-innovazionedalla-repubblica-venezia-ai-fratelli-bandiera/

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