I SOTTOPORTEGHI

Il SOTTOPORTEGO è quella parte urbanistica di Venezia unica e tipica. E' un passaggio pedonale ottenuto quando viene attraversato il corpo di un edificio. Si possono individuare tre tipologie di sottoportego: 1°) tra due spazi pedonali, tra due calli o tra un campo e una calle; esempi di questo tipo: in Campo SanBarnaba, in Calle dea Bissa o a San Giovanni Novo. Molto interessanti sono gli antichissimi sottoporteghi sulla Corte del Milion, in Corte del Fontego a Santa Margherita, in Salizzada San Lio, in Corte del Remer o in Corte Barzizza a San Silvestro. 2°) costituito dal passaggio tra un rio e una calle o tra un rio ed un campo. Numerosissimi gli esempi sul Canal Grande verso la corte del Duca Sforza o verso Calle Giustiniani a Cà Foscari, oppure sul rio di San Severo, sul rio dea Pietà, sul rio Foscari. 3°) è quello ottenuto da un lungo passaggio sotto uno o più edifici posti lungo un rio; in questo caso il sottoportego prolunga e sostituisce la fondamenta e si innesta spesso con un ponte. Per la sua posizione, più aperto e luminoso rispetto gli altri due tipi, ha spesso un aspetto monumentale essendo legato alla tipologia architettonica dell’edificio soprastante. Vari esempi si hanno in edifici celebri sul Canal Grande, come Palazzo Manin o le fabbriche nuove di Rialto del Sansovino, il Palazzo Moro Lin. Altri esempi che meritano essere ricordati, come visitati, sono i sottoporteghi della Scuola Vecchia della Misericordia, del Palazzetto Priuli a Santa Sofia, del Palazzo Falier ai SS. Apostoli, del ponte Widmann ai Biri, dal Banco Salviati a San Polo.
Queste soluzioni ci fanno capire che la viabilità a Venezia, grazie alla consapevolezza che tutti i cittadini dovevano collaborare rinunciando ad una piccola parte delle proprie proprietà, si ottenevano trasporti più scorrevoli ed una qualità della vita migliore. Il sottoportego rappresenta la soluzione economica e pratica dell’edilizia e dell’urbanistica nella viabilità veneziana; grazie ad una nuova concezione politico-amministrativa la proprietà privata poteva essere limitata e subordinata a necessità pubbliche, altro esempio di queste estensioni erano i "barbacani" poco diffusi nella città lagunare al contrario delle città nella "Venezia da terra" che servivano da riparo alle intemperie senza essere dei porticati veri e propri; le esigenze dei privati, quando edificavano non avevano limitazioni fintanto che non vincolavano o condizionavano alcune esigenze fondamentali della comunità, come ad esempio la necessità di transito verso un canale (erano le loro strade/vie di comunicazione). Il rigido concetto di proprietà nel diritto romano (ab infera usque ad sidera) veniva superato con un'applicazione più moderna, più attenta alle esigenze della comunità.

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