VERE ORIGINI E TECNICA DI COSTRUZIONE DEL "CASONE" VENETO
E' stato ipotizzato che, in base alla disponibilità dei materiali naturali impiegati, la tipologia costruttiva del casone veneto possa risalire a quella delle abitazioni dei villaggi neolitici dei primi uomini che popolarono il Veneto. Pur non conoscendo l'epoca in cui per la prima volta fu realizzata una costruzione assimilabile al casone nei territori perilagunari, tuttavia, si pensa di poter ipotizzare che essa fosse fondamentalmente costituita da un tetto a due falde appoggiato sul terreno. Una struttura primitiva quindi, improvvisata nella tecnica costruttiva, ma che utilizzava gli stessi materiali poveri presenti nelle nostre aree palustri.
Capanni di questa forma, anche se integrati da materiali moderni quali fogli di nylon, lamiere ondulate, cemento-amianto e vetroresina e altro ancora, si possono vedere ancor'oggi in alcune isole della Laguna veneta. Costruzioni, nella loro essenzialità molto simili ai casoni, vennero realizzate prima del IV sec. d.C. con lo scopo di mettere al riparo attrezzi o come rifugi provvisori per cacciatori e pescatori che frequentavano l'ambiente lagunare.
cason Curtarolo |
La difficoltà nel proporre una datazione credibile dipende dalla scarsità dei reperti ritrovati per la deteriorabilità dei materiali da costruzione, per gli agenti bioclimatici, almeno fino a quando il tetto non fu sollevato da terra con un perimetro murario. Tuttavia la documentazione pittorica risalente all' epoca pre-rinascimentale, che comunque lascia la possibilità di intuire la natura dei muri perimetrali, ci conforta nell'ipotesi temporale, tuttavia non siamo a conoscenza di altre documentazioni che possano attestare ritrovamenti di resti di palizzate formate da rami confitti nel terreno e intrecciati con rametti di salice e rinforzate da "intonaci" di fango.
Cason a Mojan |
Il casone, quindi, nato come ricovero temporaneo, costruito con materiali "poveri", come cannuccia palustre (Phragmites australis (Cav.) Trin), paglia (intesa sia come steli di frumento o di altri cereali coltivati, sia come foglie e fusticini di erbe palustri) e fango, e caratteristici di zone paludose si evolse nei secoli, dal punto di vista della tecnologia dei materiali, con l'impiego di mattoni cotti al sole, ricoperti da intonaco di calce a sostituire ramaglie e tavolame con cui si realizzavano in precedenza sia le pareti che le chiusure verticali.
L'edificio originariamente era privo di camino, e il fumo prodotto dal fuoco posto al centro stanza, sfuggiva attraverso il tetto depositando sulle superfici fredde delle cannucce, giorno dopo giorno, straterelli di catrame che miglioravano l'impermeabilità e aumentavano la durabilità dei vegetali resi così, meno aggredibili dagli insetti e meno permeabili alla condensa del vapore acqueo.
cason sosso, corte |
Tuttavia, anche quando il fuoco fu confinato in un camino, una parte del fumo circolava comunque per la casa sia all'inizio della combustione, a cappa fredda, sia quando il vento non soffiava dalla direzione favorevole.
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