FELTRI E IL REFERENDUM, AUTONOMIA LOMBARDO VENETA PER SALVARE L'ITALIA
IL REFERENDUM PER L'AUTONOMIA PUO' SALVARE L'ITALIA.
Di Vittorio Feltri.
Sto per proporre una battaglia politica. Siccome mi sto già spaventando da solo, preciso. Nessuna alabarda, neanche un petardo. Trattasi di referendum. Per reclamizzare il quale non intendo portare i miei 25 lettori a un comizio, né indurre qualcuno a scalmanarsi per qualche manifestazione, specialmente le signore.
Voi fatele pure, io non ci vengo. Non ho l'età, Non l'ho mai avuta. Detesto tutti i cortei ...Su questa sfida però ci gioco il mio grigio scalpo e la mia residua reputazione.
Credo fermamente che la proposta a cui mi associo, sia l'unica oggi, vincendo la quale si possa salvare la pelle dell'Italia. Ho scritto Italia per evitare equivoci.
Ritengo infatti che la scelta di dare autonomia a Lombardia e Veneto, getterà un po' di luce non solo sul Nord, e in particolare sui 15 milioni di abitanti delle due regioni, ma dell'intero stivale e isole circostanti.
Eviterò di usare la parola "federalismo". E' consumata. Come sempre quando un desiderio concreto e pratica diventa ideologia e passa dalla bocca di un politico alla lingua di una politica. ha lo stesso fascno di una caramella succhiata da Bossi e poi passata a Prodi, com'è in effetti successo.
Questo referendum ha la forza della semplicità e dei danee, degli schei, dei soldi.
Basta fumisterie da mandarini, autonomia fiscale.
Vale a dire cambiare la direzione delle tasse, o almeno di una parte, versate dai cittadini e dalle imprese. Oggi corrono a Roma, in futuro, per non restare impiccati, è indispensabile che buona parte di esse restino in loco.
Il modello è quello delle regioni a statuto speciale. L'ideale è quello dle Trentino Alto Adige. Lì trattengono il 90%. Ci sono asili nido in tutte le aziende. Le strade sembrano argenteria appena lustrata.
Mi accontenterei del 70% ma faccio la firma anche sul 50, Varrebbe a dire investire ogni anno in servizi e non in ciofeche burocratiche e pensioni per invalidi fasulli. più di 50 miliardi che sono pompati dall'idrovora dei mangia a ufo.
Una buona spesa in queste due regioni si trasformerebbe in un moltiplicatore del PIL, dunque a sua volta, del gettito fiscale. Questo darà forza alle due locomotive il cui esempio andrà a beneficio generale.
Di Vittorio Feltri.
Sto per proporre una battaglia politica. Siccome mi sto già spaventando da solo, preciso. Nessuna alabarda, neanche un petardo. Trattasi di referendum. Per reclamizzare il quale non intendo portare i miei 25 lettori a un comizio, né indurre qualcuno a scalmanarsi per qualche manifestazione, specialmente le signore.
Voi fatele pure, io non ci vengo. Non ho l'età, Non l'ho mai avuta. Detesto tutti i cortei ...Su questa sfida però ci gioco il mio grigio scalpo e la mia residua reputazione.
Credo fermamente che la proposta a cui mi associo, sia l'unica oggi, vincendo la quale si possa salvare la pelle dell'Italia. Ho scritto Italia per evitare equivoci.
Ritengo infatti che la scelta di dare autonomia a Lombardia e Veneto, getterà un po' di luce non solo sul Nord, e in particolare sui 15 milioni di abitanti delle due regioni, ma dell'intero stivale e isole circostanti.
Eviterò di usare la parola "federalismo". E' consumata. Come sempre quando un desiderio concreto e pratica diventa ideologia e passa dalla bocca di un politico alla lingua di una politica. ha lo stesso fascno di una caramella succhiata da Bossi e poi passata a Prodi, com'è in effetti successo.
Questo referendum ha la forza della semplicità e dei danee, degli schei, dei soldi.
Basta fumisterie da mandarini, autonomia fiscale.
Vale a dire cambiare la direzione delle tasse, o almeno di una parte, versate dai cittadini e dalle imprese. Oggi corrono a Roma, in futuro, per non restare impiccati, è indispensabile che buona parte di esse restino in loco.
Il modello è quello delle regioni a statuto speciale. L'ideale è quello dle Trentino Alto Adige. Lì trattengono il 90%. Ci sono asili nido in tutte le aziende. Le strade sembrano argenteria appena lustrata.
Mi accontenterei del 70% ma faccio la firma anche sul 50, Varrebbe a dire investire ogni anno in servizi e non in ciofeche burocratiche e pensioni per invalidi fasulli. più di 50 miliardi che sono pompati dall'idrovora dei mangia a ufo.
Una buona spesa in queste due regioni si trasformerebbe in un moltiplicatore del PIL, dunque a sua volta, del gettito fiscale. Questo darà forza alle due locomotive il cui esempio andrà a beneficio generale.
Commenti
Posta un commento