MAZORBO ALTRO SCEMPIO NAPOLEONICO

Di Elio Costantini
La foto a corredo di questo breve articolo mostra il monastero di S. Eufemia di Mazzorbo in una'incisione di Tironi e Sandi del XVIII secolo, la foto di sotto rappresenta ciò che rimane dopo il passaggio di Napoleone, un pozzo che si trova in bella vista nell'isola di Burano, visibile appena si approda con il vaporetto, attorno al pozzo logorato dal tempo si legge incisa nel marmo la seguente iscrizione " IN TEMPO DELLA R.M. SUOR SCOLASTICA PISANI DIG.MA ABBAD. / PUTEUS ACQUAR VIVENTIUMQUAE / FLUUNT IMPETU DE LIBANO / MDLXXXVIII DIE X DECEM”.

Mazzorbo (Maiorurbiun) che nel mio latino maccheronico sta per "Maggior Urbe", isola oggi scarsamente abitata vi erano ben 5 parrocchie (S. Pietro, S. Bartolomeo, S. Angelo, S. Stefano e Ss.Cosma e Damiano) e altrettanti monasteri (S. Eufemia, S. Maffio, S. Maria Valverde, S. Maria delle Grazie e S. Caterina). Le sue chiese e i suoi monasteri, custodivano molte opere d’arte dei più illustri pittori ed artisti, come i Vivarini, l’Ingoli, il Ponzone e persino Paolo Veronese, per non parlare delle sculture, delle lapidi e dei marmi molti dei quali espiantati dalla antica Altino.
Di questo patrimonio disperso e/o scomparso non resta visibile che la chiesa di Santa Caterina.

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