IN FONDO I VENETI SONO DIVERSI DAGLI ITALIANI. VENEXIT

Di Giuliano Zulin
In fondo i veneti sono diversi dagli italiani... con i loro pregi e i loro difetti. Ma sopratutto hanno diritto a conoscere la verità. La storiografia ufficiale, ovvero i testi che si studiano nelle scuole, racconta l'annessione del 1866 "sostenendo che tutto si svolse con mirabile ordine ed universali manifestazioni di gioia". Col cavolo.

Bisogna capire innanzitutto il contesto storico: in Europa è in atto uno scontro tra grandi potenze.la Francia contro Austria e Prussia.  Nel mezzo l'Italia, fresca di unità punta a chiudere il cerchio con Veneto, Friuli e Mantova. Perché? Il motivo è banalmente economico: il Nord Est non ha debiti.anzi vanta avanzi di bilancio.

Il Regno d'italia invece è oberato di cambiali, frutto di una onerosa campagna di acquisti (Lombardia, Toscana, Centro e Sud Italia). Nell'estate del 1866 si combatte così la Terza Guerra di indipendenza, uno scontro non proprio positivo per l'Italia.
A tal punto che a Lissa la flotta austriaca e veneta sconfisse sonoramente quella sabauda con affondamento finale della fregata corazzata "Re d'Italia".

Le potenze europee intanto si stanno mettendo d'accordo. L'Austria ha subito il colpo, ma non può uscire con disonore dopo l' armistizio. I contatti tra le cancellerie sono febbrili: l'ambasciatore asburgico a Parigi, Metternich, scrive al suo Ministro degli Esteri Mensdorff-Poilly il 3 ag. 1866: "potremmo arrivare all'indipendenza della Venezia SOTTO UN GOVERNO AUTONOMO COME ERA LA VECCHIA REPUBBLICA".

Un trattato internazionale, siglato il 23 agosto a Praga, prevede però il passaggio del Veneto alla Francia, ma nel trattato di pace di Vienna tra Italia ed Austria si parla testualmente " sotto riserva del consenso delle popolazioni debitamente consultate" Il plebiscito è previsto per il 21 -22 ottobre.

Napoleone III però ha già deciso di dare il Veneto all'Italia in funzione anti austriaca.  Infatti il 19 ottobre, sulla Gazzetta Ufficiale italiana appare un messaggio.. "Il governo del Re saluta Venezia esultante mentr ela bandiera nazionale italiana dalle antenne di piazza San Marco simbolo di Venezia restituita all'Italia... Ricasoli"
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Ruggiero Borghi, napoletano e Ministro della Pubblica Istruzione, dal 1874 al '76, ha spiegato:
C'è un unico territorio che, quando viene annesso, ha il suo bravo bilancio in attivo, il Veneto.
Iddio che ama, come Ella sa, gli spensierati, ci dava la Venezia, il cui bilancio. presentando un'entrata di 79 milioni di lire ed un'uscita di 54 .. ci dava un avanzo di 25 milioni, che scemavano d'altrettanto il peso della spesa comune in tutta Italia."

Il Veneto fu usato per pagare i debiti italici, a colpi di aumenti di tasse, che gettarono nella miseria la gente. Dal 1870 iniziò così un esodo biblico vero l'estero (che ha ripreso oggi, purtroppo, mentre l'occupante importa fannulloni africani, da mantenere. NdR).

CO SAN MARCO COMANDAVA, SE DISNAVA E SE SENAVA/
SOTO FRANZA, BRAVA ZENTE, SE DISNAVA SOLAMENTE/
SOTO CASA DE LORENA, NO SE DISNA E NO SE ZENA/
SOTO CASA DE SAVOJA/ DE MAGNAR TE GA VOJA!.

Da Venexit edito dal giornale Libero

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