IL COMUNE DI RIVOLI SPASIMA PER NAPOLEONE


La piaggeria dell'amministrazione pubblica italiana verso la figura di Napoleone non mi sorprende più da un pezzo, pare che persino Zaia ammiri l'Attila dei Veneti. Duecento anni di servaggio e schiavitù verso una bandiera che la gran parte dei Veneti sente comunque estranea, impostaci per la prima volta proprio dall'avventuriero corso, non bastano agli ascari che rimpiangono le "glorie" del tiranno che vendette la nostra libertà all'Austria.
In Europa è diverso: in Spagna e in altri paesi invasi Napoleone è visto per quello che fu e la narrazione delle sue imprese trova unanime esecrazione.
Ma non è così nel Veneto odierno. Ad Arcore, dove il sindaco si contende la stele che ricordava la battaglia, finita in mezzo al fango; a Rivoli dove il monumento in memoria dello scontro con gli austriaci fatto innalzare dallo stesso Generale Bonaparte (diventato poi  Roi d'italie)" dei pseudo veneti ricordano con commozione chi distrusse ogni loro libertà di Nazione.  E il monumento, abbattuto dagli Austriaci, diventa "glorioso" ai loro occhi.  Tanto che qualcuno vorrebbe reinnalzare la stele che giace spezzata intorno alla base.

Dal sito del comune di Rivoli Veronese
Rivoli fu teatro di battaglia nel gennaio 1797, quando le truppe di Napoleone impegnate nella campagna d'Italia, affrontarono l'esercito austriaco agli ordini del generale Alvinczy. Per esaltare il sacrificio dei suoi soldati e per ricordare la gloriosa vittoria di Rivoli, Napoleone intitolò una via di Parigi: "Rue de Rivoli" e fece erigere sul campo di battaglia un imponente monumento costituito da una colonna che raggiungeva i 20 metri di altezza. Questo monumento fu abbattuto dagli austriaci nel 1814, dopo la caduta di Napoleone. Oggi nella Piana di Canale, nel punto dove sorgeva il glorioso monumento, vi è un mausoleo, nei pressi del quale giacciono i resti dei combattenti francesi caduti nella battaglia.

Per Arcore vi invito ad aprire questo link a-stele-di-arcole-e-la-piaggeria-verso.html


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