CO S.MARCO COMANDAVA: CRUDELI TORTURE?


Un veronese amico nostro ci segnala un articolo anonimo (esiste per fortuna il pudore) in cui si stabilisce, pilluccando nei  secoli del"dominio" veneto, che la Serenissima era addirittura peggio, per la severità delle pene, del governo asburgico, che aveva notoriamente un debole per la forca. 
Ma si tratta di disinformazione (speriamo in buona fede). Dati alla mano, fior di studiosi del settore affermano il contrario, se rapportiamo le sentenze ai tempi e agli altri stati europei. 


Dopo aver perso il diritto naturale di essere stato e vederci negata persino l'idea di essere nazione, abbiamo visto in questi 200 anni, completamente travisati i princìpi di giustizia su cui si reggeva il dominio veneziano. una campagna che ha i suoi primi padri tra gli illuministi del 700 e che è proseguita poi con l'aiuto di una vera e propria campagna di falsità. Spicca tra tutte la leggenda del "fornareto", vittima della sanguinaria mano della legge veneta. Leggiamo quanto scrive Edoardo Rubini, specialista del settore, in proposito:

"La pratica giudiziaria che i Veneziani coltivarono per secoli si basava su mitezza, equità ed imparzialità: si reprimevano i reati più gravi con severità ed asprezza, ma nei casi ordinari lo Stato era clemente e comprensivo, si comportava con i sudditi come mamma e papà. Come su tutto il resto, la Serenissima non faceva buonismo, né pensava ai massimi sistemi, ma si concentrava sul PROBLEMA PRATICO. Poco importava se in un processo che magari minacciava la sicurezza di tutti ci fossero tre gradi di giudizio, come si fa invece oggi: si pensava fosse più utile fissare la regola che i processi si dovessero chiudere entro un mese. 

Se poi questo non accadeva erano guai: si ricercavano attentamente le cause che avevano impedito al sistema di funzionare, si prendevano provvedimenti utili, a volte sperimentando soluzioni innovative, poi si applicavano sanzioni a chi avesse trascurato i propri doveri.

Come dimenticare che Venezia fu forse la prima a garantire un avvocato gratuito ai reclusi in carcere e ai condannati a morte? Come dimenticare l’autorevolezza dei suoi giudici in tutto il mondo conosciuto, un prestigio che finì per riverberarsi persino nei drammi di Shakespeare? In questo palazzo nacque la figura del Pubblico Ministero, che prima era sconosciuta al mondo civilizzato: qui da noi si chiamavano Avogadori de Comun.

E ancora: il processo accusatorio, vanto del mondo anglosassone, da noi costituiva la regola, essendo praticato dalla Quarantia Criminal. L’Italia lo ha introdotto solo l’altro giorno: negli anni ’90 ha abbandonato il modello inquisitorio, basato sulle carte accumulate dal giudice istruttore, per passare al processo orale, in cui si costruisce la prova attraverso il dibattimento in udienza, proprio come succedeva a Venezia.

Ecco questo è un piccolo esempio, basato su fatti e studi veri, non su illazioni propagandistiche! Ma purtroppo si decontestualizza per ignoranza o malafede, tralasciando che furono i "civili" francesi a portare le ghigliottine ambulanti per reprimere le rivolte durante il neonato "Regno d'Italie". Mentre a fine Settecento a Venezia si dibatteva sulla necessità di abolire anche formalmente la pena di morte, ormai non più applicata.


Commenti

  1. Purtroppo con la nostra Giustizia, Saggezza e Carità (lasciatecelo dire: con il nostro buon governo), abbiamo dato fastidio a molti sovrani europei che alla fine, tutti d’accordo, ci hanno chiuso la bocca per sempre.

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