L'INVASIONE ISLAMICA PROMOSSA DALLA UE

Da “La Verità” di oggi:
L’UE butta 10 milioni per dimostrare che le radici europee sono nel Corano.                        
Cifra record pagata a un istituto spagnolo che puntelli la politica migratoria di Bruxelles con argomenti vestiti da pseudo scienza. ( di Marco Lanterna)


Letto l’articolo, mi sento in dovere di scrivere un commento.

Mi convinco sempre più che la congrega di Bruxelles abbia venduto l’anima al diavolo, nel caso specifico al suo profeta cammelliere. La ragione di ciò si può ben comprendere: dato che lorsignori prevedono che in un futuro più o meno prossimo l’Europa dovrebbe essere dominata dai seguaci di Allah, progettano di ottenerne l’appoggio per continuare a dettar legge verso i popoli che vi abitano da millenni. Da oltre tremila anni l’Europa è popolata da genti che, pur di etnie più varie, ma sempre affini, l’hanno plasmata a loro immagine. 
       

 Fin da prima dell’anno Mille d.C. queste genti avevano già tutte abbracciato il Cristianesimo e un modo di vivere pressoché uniforme. Nel 1700 era possibile viaggiare senza troppe restrizioni in tutto il continente ed ogni viaggiatore, fosse tedesco, francese, russo, inglese, veneziano o spagnolo, era considerato membro di una stessa koiné. La civiltà cristiana che li accomunava, pur nelle diverse forme (cattolica, luterana, anglicana, ortodossa), dava un senso di unità che le pur frequenti guerre tra gli stati non riuscivano a distruggere. Tutti, ad eccezione dei re di Francia (alleato al Turco in odio all’Impero), sentivano di avere un nemico comune, un avversario che dal settimo secolo d.C. cercava di estendere il proprio dominio sui territori che un tempo erano stati parte dell’Impero Romano. Un nemico che eliminava e schiavizzava tutti quelli che non accettavano di abiurare Cristo per entrare a far parte della Umma.


L’Europa aveva assistito all’invasione araba  dei territori bizantini del vicino Oriente, in seguito a quella della Spagna, alle incursioni dei mori fino a Poitiers, alle razzie sulle proprie coste meridionali, perfino a Ostia e Roma, all’insediarsi dei Saraceni in Sicilia, in Liguria, in Provenza, in Campania. Gli Stati europei parteciparono a varie crociate indette per riconquistare le terre che erano state bizantine e cristiane, come Gerusalemme. Imprese che finirono male a causa delle loro discordie. Atterrita, l’Europa assistette alla caduta di Costantinopoli e all’invasione della Grecia. Le terre del nostro meridione subirono per secoli razzie, rapimenti, stragi e stupri da parte dei Saraceni. Vari Stati  europei dovettero combattere aspramente per difendere i territori e le popolazioni. La Repubblica di Venezia, La Polonia, il Regno di Spagna, il Regno d’Ungheria, il Regno di Serbia, i Vicerè spagnoli di Napoli, l’Impero d’Austria, il Regno di Portogallo, i Cavalieri di Malta, il Papato, gli Zar, compirono imprese memorabili nelle guerre contro l’Impero Ottomano e i suoi alleati e sudditi barbareschi.

La costa della penisola italiana, specialmente nei territori del sud, è ancora costellata di torri e fortilizi, eretti per segnalazione e difesa dalle incursioni di quelle genti che venivano dal mare per razziare e uccidere. Otranto è ancora qui a ricordarci con suoi ottocento martiri  la ferocia dei seguaci del profeta. La Serenissima dovette combattere gli Ottomani per oltre cinquecento anni in difesa delle sue terre d’oltremare, nonostante i suoi rapporti commerciali mai interrotti col Turco. Vienna subì due assedi, l’Ungheria, Belgrado e tutti i Balcani rimasero sotto il tallone dell’islam per secoli. Ci vollero le batoste inflitte loro alla fine del XVII e XVIII secolo dagli Zar, dall’Austria, dalla Serenissima per arrestare l’impeto degli ottomani.


Fu solo con l’inizio delle guerre coloniali della Francia che la pirateria islamista finì del tutto, ma questo portò all’insinuarsi del seme velenoso nel cuore dell’Europa, un seme che dopo molti anni ha visto crescere la sua pianta, che ora sta radicandosi rigogliosa in tutto il continente anche grazie all’immigrazione incontrollata di genti provenienti dai paesi islamici. Mille anni e più di guerre in difesa della nostra civiltà vengono vanificate dalla politica folle di governi felloni e da amministratori (non eletti) di un’Europa che non vuole riconoscersi nel suo passato che, a parte le ultime immani tragedie e follie, rimane glorioso e degno di rispettoso ricordo.                                                                 
Ora giunge questa pazzesca iniziativa, certamente ideata da chi anela alla definitiva rovina dei nostri popoli. Quale interesse hanno, i pazzi incoscienti di Bruxelles, a promuovere questo revisionismo politicamente corretto che dovrebbe rendere quasi indolore l’invasione in atto? Come già scritto, vogliono continuare a mantenere il potere che ora traballa paurosamente. In Francia, Spagna, Belgio, Germania, Olanda, le elite politicamente corrette vedono erodersi sempre più le loro basi elettorali e constatano che in Italia e nei paesi dell’Est Europa l’elettorato  ha voltato o sta voltando loro le spalle. Così s’illudono che la salvezza per loro possa venire dall’alleanza con gli islamisti. Illusione e nulla più, perché, se un giorno tale prospettiva dovesse realizzarsi, i primi a rimetterci la testa sarebbero proprio loro, utili idioti che avranno portato a termine il compito loro affidato e infine non più necessari.

Questa Europa ha rinnegato le sue radici romano giudaico cristiane. Se non ritornerà al più presto sui propri passi non si salverà.

Gualtiero Scapini Flangini

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