QUESTO LEONE TI DISSUADA DAL PROVOCARE I VENETI
PESCHIERA
Si è svolta sabato 18 aprile 2009 la cerimonia per l’inaugurazione del bassorilievo di marmo che riproduce il Leone di San Marco. L’opera è posta a Porta Verona, precisamente dell’aiuola davanti al monumentale ingresso della città, misura cm 100 per cm 160 ed è realizzato dal Comune di Peschiera del Garda in accordo con la Soprintendenza. Il consigliere con incarico alla cultura, Eva Di Lorenzo, spiega che a seguito di uno studio la posizione e le dimensioni dell’opera sono state decise in modo da mantenere una proporzione visiva con Porta Verona, che era l’originaria collocazione del Leone.Sul retro della lastra in marmo è riportato il testo latino, inciso e ben leggibile a seguito del restauro, sulla trabeazione di Porta Verona che recita: DISCE HAEC MONEAT PRAECELSA LEONIS IMAGO NE STIMULES VENETI CEV LEO IN HOSTE VIGENT (Tradotto: Che tu sappia. Questa eccelsa immagine del leone ti dissuada dal provocare i Veneti giacché essi contro il nemico hanno il vigore del leone).Ci sono anche le cifre in carattere romano MDLIII e MMIX a significare 1553, anno della Serenissima Repubblica di Venezia in cui fu eretta la Porta e 2009, anno in cui si è ricollocata l’effige del Leone.All’inaugurazione presenti le Autorità cittadine e la Banda Musicale che per l’occasione ha eseguito l’inno a San Marco. Nella sala sotto Porta Verona si è tenuta poi una conferenza con l’intervento delle Autorità comunali.
Questo ci narrava un giornale qualche anno fa. L'attaccamento dei Veneti alle loro radici, riassunte nel simbolo del Leone, è proverbiale, ora in certi ambienti radial chic è stigmatizzato come "venetismo" becero, ma a questi "italianisti" io propongo la foto emblematica della piazza deserta, quando, in odor di fronda, sotto il dominio austriaco, si inaugurò nella vicina Verona, il monumento a Dante Alighieri, evidente simbolo di italianità. Piazza totalmente deserta, ben diverso da quanto accadde pochi decenni dopo, quando, con mossa intelligente (e strumentale) i Savoia permisero la ricollocazione del Leone marciano, nella piazza centrale della medesima città. Meditate, italianisti, meditate..
Maggio 1865. In una Verona ancora austriaca, viene inaugurato il monumento a Dante Alighieri, simbolo evidente di italianità. Poche autorità e pochi cittadini. Per fortuna c'era un ignoto fotografo. I Veneti volevano l'unità? No. Poco prima del plebiscito truffa.
Ed ecco la folla oceanica che accolse il ritorno del Leone dopo quasi un secolo, nella piazza delle Erbe; altro che Dante! Era il 25 aprile 1886.
Da ogni finestra, da ogni terrazzo, da ogni balcone, pendevano arazzi bianchi, rossi, verdi, gialli, azzurri e palloncini variopinti e dietro agli arazzi s'affollavano elegantissime signore.
E non solo· si vedevano persone sui poggiuoli, sui terrazzi e alle finestre, ma persino sui granai, sui tetti. »
« A mezzodì, - scrive l'Arena, - in lontananza echeggiano le trombe. È la banda cittadina che si avanza, preceduta dai pompieri e seguita dalla rappresentanza municipale e da molte società.
Ringraziamo Lorenzo Magnabosco per le segnalazioni.
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